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Seduta della Giunta provinciale del 5 novembre 2007

Di seguito alcune delle principali delibere prese in esame dalla Giunta provinciale nel corso della seduta odierna.

Riconoscimento della “Lia di Comuns Ladins”
La Giunta ha riconosciuto oggi ufficialmente la “Lia di Comuns Ladins” della quale fanno parte i 19 sindaci dei Comuni ladini dell’Alto Adige, del trentino e della Provincia di Belluno (Cortina, Colle Santa Lucia, Livinallongo).

In sostanza la Provincia con l’atto odierno riconosce ufficialmente l’associazione “Lia di Comuns Ladins” quale organismo di coordinamento e di proposta per la trattazione di questioni e problematiche comuni al gruppo linguistico ladino.

Questo riconoscimento è già avvenuto da parte della Giunta provinciale di Trento e della Regione Trentino Alto Adige, si attende ora un analogo passo da parte della Provincia di Belluno. Attualmente il gruppo linguistico ladino è composto complessivamente da 34.000 persone residenti rispettivamente in Alto Adige (20.000), nel Trentino (8000) e nella provincia di Belluno (6.000).

Legge sulle pari opportunità
La Giunta ha preso in esame oggi le proposte avanzate in merito al disegno di legge per le pari opportunità e le proposte di modifica avanzate da un apposito comitato di assessori nonché dalla direzione generale dell’Amministrazione provinciale.

Dopo l’esame odierno e le modifiche apportate dall’Esecutivo il testo passa ora all’Ufficio legale della Provincia e quindi sarà sottoposto, nel corso delle prossime sedute ad un ulteriore verifica della Giunta.

Il disegno di legge riguarda varie tematiche come il lavoro flessibile, la rappresentanza delle donne nei vari livelli funzionali dell’amministrazione, nelle commissioni, ma tocca anche il settore delle aziende private e si deve quindi verificare la sua affettiva applicabilità alla realtà del mondo del lavoro.

Il presidente Durnwalder ha affermato che, a fronte del sostegno che tutti i componenti della Giunta hanno espresso alle misure previste dal disegno di legge, si deve giungere ad un testo che possa effettivamente essere realizzato concretamente e non rimanere solo un’enunciazione teorica.

Riforma della legge sull’edilizia agevolata
È proseguita questa mattina in seno alla Giunta provinciale la discussione in merito alla legge sull’edilizia agevolata che probabilmente entro l’ano passerà all’esame del Consiglio provinciale. Nel corso della riunione di oggi l’Esecutivo ha comunque preso alcune decisioni di massima.

In primo luogo la Giunta ha deciso di ridurre da 11 a 5 i componenti del Consiglio di amministrazione dell’IPES e di abolire la commissione di sorveglianza. Per quanto riguarda l’acquisto da parte dell’IPES di strutture edili con caratteristiche di CasaClima B la Giunta ha deciso che l’Istituto provinciale può effettuare l’acquisizione anche con un esborso superiore del 20% rispetto a quanto sinora fissato.

L’IPES può inoltre effettuare uno sconto del 50% sull’affitto di appartamenti ad associazioni con finalità di carattere sociale come ad esempio la Caritas, la San Vincenzo ed altre organizzazioni. Infine la Giunta ha deciso che in futuro titolari di appartamenti  dell’IPES potranno affittare, previa autorizzazione, una stanza dell’alloggio a studenti universitari o persone anziane altre i 65 anni.

L’affitto mensile sarà di 180 euro per una stanza con un solo letto e di 135 euro per una stanza con più letti. Il 25% dell’affitto dovrà essere versato all’IPES.

Approvate alcune norme della legge finanziaria
Le legge finanziaria è già passata all’esame del Consiglio ma oggi la Giunta ha voluto apportare modifiche ad alcune norme mentre non è ancora stata definita e quindi l’esame verrà completato nel corso delle  prossime sedute la norma riguardante l’attività libero professionale dei medici in ambito ospedaliero.

L’Esecutivo ha invece deciso di scorporare il Servizio informazione dalla SAD alla STA che è una struttura provinciale. Questo servizio attualmente costa alla Provincia circa 3,5 milioni di euro e si occupa del coordinamento tra i vari concessionari, coordina il trasporto pubblico ed esegue le delibere della provincia e gestisce il call-center.

Il secondo punto approvato oggi in merito alla finanziaria riguarda l’ampliamento della mobilità per i dipendenti di aziende fallite. Sinora i dipendenti di aziende fallite potevano creare una cooperativa, d’ora in poi sarà possibile costituire anche una società alla quale la Provincia potrà concedere per investimenti contributi sino al 50% delle spese riconosciute, mentre per la consulenza questo limite potrà giungere sino al 70%.

Il massimo dei contributi che potranno percepire non potrà eccedere la norma “de minimis” che corrisponde a 200.000 euro nell’arco di tre anni.

In merito al settore dei lavori pubblici la Giunta ha deciso che in futuro sarà stabilita la rotazione per quanto riguarda l’assegnazione di incarichi al di sotto dei 300.000 euro. Al di sotto di quest’importo il lavoro può essere assegnato scegliendo tra cinque offerte. Ciò si verificherà anche in futuro ma gli incarichi dovranno essere assegnati a rotazione per non privilegiare sempre le stesse ditte.

Sinora sono stati attribuiti dei criteri fissi ben definiti solamente per quanto riguarda i collaudi delle costruzioni. Oggi la Giunta provinciale ha deciso che questi criteri devono essere estesi anche ai settori delle forniture e dei servizi.

Infine la Giunta ha preso in esame il caso di lavori pubblici nei quali l’azienda che ha vinto l’appalto fallisce con il conseguente blocco dell’attività anche per lunghi periodi. L’Esecutivo ha deciso che in futuro il medesimo contratto potrà proseguire con l’azienda che esegue i lavori in subappalto al fine di evitare il blocco dei lavori.

 

 

FG


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