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Dall'Unione Europea via libera al piano di sviluppo rurale 2007-2013

L'Unione Europea ha approvato oggi (martedì 24 luglio) il piano provinciale di sviluppo rurale 2007-2013. Soddisfatto il presidente della Provincia Luis Durnwalder: "Abbiamo posto le basi per le politiche di sostegno al settore dei prossimi 6 anni", commenta. Accanto alle misure tradizionali, come sottolinea l'assessore Hans Berger, "ci sarà più spazio per formazione e marketing".

"Siamo la prima Regione italiana a poter già contare su un piano di sviluppo rurale approvato dall'Unione Europea, e questo ci consente già di sbloccare i fondi per i primi progetti di investimento", sottolinea Luis Durnwalder.

L'assessore provinciale all'agricoltura, Hans Berger, ha seguito di persona l'ultima tappa del lungo percorso che ha portato all'approvazione del piano. La trasferta di Bruxelles ha dunque portato buoni frutti, visto che l'Ue ha dato il tanto atteso via libera al programma pluriennale. "Gli organi competenti a livello  europeo hanno esaminato a fondo il nostro piano - commenta Berger - e da marzo ad oggi abbiamo superato in maniera positiva tutti i controlli previsti."

Entrando nei dettaglio del nuovo piano 2007-2013, Durnwalder e Berger sottolineano come si sia voluto proseguire lungo la strada tracciata negli ultimi anni, cercando però di dare nuovi impulsi al settore. "Ci sono alcune misure che hanno dato ottimi risultati - spiega Durnwalder - e che abbiamo confermato dal piano precedente." Berger porta qualche esempio concreto: "Soprattutto gli assegni integrativi per i contadini di montagna, che devono fare i conti con costi di produzione più elevati del normale, il sostegno ai giovani agricoltori e i premi a favore di coloro che operano nel rispetto dei più elevati standard ambientali." La novità principale del piano di sviluppo rurale riguarda il rafforzamento della formazione e dell'aggiornamento tramite un sostegno finanziario più cospicuo: "Siamo convinti che solo agricoltori ben preparati e formati possano tenere testa alla sempre maggiore concorrenza internazionale, e sfruttare al meglio le opportunità offerte dal mercato", afferma Durnwalder.

E proprio il mercato rappresenta una delle chiavi di volta per il futuro dell'agricoltura altoatesina. "Nei prossimi anni - prosegue Berger - vogliamo aumentare ulteriormente la qualità dei nostri prodotti, e migliorare il loro posizionamento sul mercato attraverso adeguate iniziative di marketing. Ci siamo inoltre impegnati a ridurre il più possibile il peso burocratico gravante direttamente sugli agricoltori di tutti gli incartamenti richiesti da Bruxelles".

mb


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