Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Gnecchi sul ddl sulla scuola

L'assessora provinciale alla Scuola italiana Luisa Gnecchi motiva il suo voto contrario, nella seduta di Giunta di oggi (21 maggio), sul disegno di legge riguardante la scuola per l'infanzia e il primo ciclo di istruzione.

Il voto contrario espresso in giunta sul disegno di legge sulla scuola riflette, secondo l'assessora Gnecchi, un giudizio critico sull’insieme della norma e sul metodo usato per la sua elaborazione. Il riferimento alle radici cristiane sposta inopportunamente l’attenzione rispetto ai temi che importano veramente alle scuole: nonostante le modifiche apportate alla bozza dopo lo sciopero della scuola tedesca e ladina del 17 aprile 2007, "il testo - sottolinea Gnecchi nella sua nota - mantiene ancora elementi di problematicità già segnalati dalle scuole stesse. In particolare la scuola italiana si era dichiarata all’unanimità contraria alla bozza presentata il 18 dicembre 2006, poiché essa interferisce o è ridondante rispetto alle norme sull’autonomia scolastica delle quali si chiede concreta attuazione. Se l’attuale bozza modificata dovesse incontrare il consenso delle scuole italiane, del consiglio scolastico provinciale e delle organizzazioni sindacali, si potrà proseguire l’iter legislativo."

"La scuola italiana - continua Gnecchi - non ha sentito la necessità di scioperare perché le delibere per la sperimentazione della riforma si erano attenute alla legge provinciale sull’autonomia scolastica. Valori condivisi quali solidarietà, accoglienza, universalità dei diritti e rispetto dei doveri dovranno essere le basi culturali portanti della nuova legge. Nel testo discusso in Giunta è positiva l’autonomia delle scuole per l’infanzia, condivisa da tutti, ma non ritengo accettabile un’impostazione voluta dall’amministrazione scolastica tedesca e ladina. Solo se la nuova legge sulla scuola nascerà riprendendo le indicazioni delle scuole, del consiglio scolastico e delle parti sociali e se rispetterà l’autonomia scolastica, potrà avere il sostegno dell’Assessora alla scuola in lingua italiana", conclude Gnecchi.

pf


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