Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Frick sull’artigianato: “Un ordinamento moderno per un settore forte”

Una nuova definizione di imprenditore artigiano, e le nuove modalità d’accesso alla professione. Sono questi i punti centrali del disegno di legge sull’ordinamento dell’artigianato approvato oggi dalla giunta provinciale. “Sono mutate le condizioni generali – commenta l’assessore provinciale Werner Frick – ed era necessario un cambiamento della normativa”.

Il nuovo ordinamento dell’artigianato, che dovrà ora passare al vaglio del consiglio provinciale, innova in maniera piuttosto profonda la vecchia normativa  risalente al 1981. “L’artigianato altoatesino – sottolinea l’assessore Frick – con le sue 13.281 imprese aveva bisogno di nuove basi dal punto di vista giuridico. In questi anni i mutamenti nel settore sono stati enormi, ed è cambiato raadicalmente il ruolo dell’imprenditore artigiano, che ora deve adempiere anche a numerose funzioni organizzative ed amministrative. Nel nuovo ordinamento la professione, ed i suoi limiti, sono definiti in maniera molto più chiara e trasparente”.

Per potersi definire artigiano, un’imprenditore deve possedere almeno tre di questi cinque requisiti: non effettuare produzioni in serie su larga scala, non avere organizzazioni separate per la gestione delle attività produttive ed amministrative, non disporre di una divisione sistematica del lavoro nell’attività di produzione, produrre principalmente su ordinazione, e non “sub-appaltare” i propri incarichi ad altre imprese.

La nuova legge introduce inoltre le condizioni di accesso ad alcune tipologie di professione artigianale, che sino ad oggi non erano regolate, oppure lo erano solo tramite legge statale. Si tratta principalmente degli artigiani attivi nel settore alimentare: dal panettiere al pasticciere, dal macellaio al gelatiere. “Grazie alla collaborazione con le associazioni di categoria – commenta Frick – siamo riusciti ad introdurre l’obbligo di una qualificazione professionale capace di garantire anche in futuro uno svolgimento autonomo dell’attività”. Tra i profili professionali regolati dal nuovo ordinamento ci sono inoltre il tecnico d’auto, l’installatore di impianti e l’estetista. “Far ricadere queste professioni all’interno della categoria dell’artigiano – prosegue Frick – significa garantire un elevato standard di qualità. Fondamentale, da questo punto di vista, l’obbligo di un periodo di tirocinio di 18 o 24 mesi dopo il termine degli studi presso le rispettive scuole professionali”.

Il nuovo ordinamento, che ha  ottenuto il via libera della giunta provinciale, prevede inoltre una sburocratizzazione di alcune procedure: per l’avvio, la modifica o la cessazione di un’attività artigiana, infatti, basterà un’unica comunicazione da inviare alla Camera di Commercio.

mb


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