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News 2015

Farmaco "Sativex" per malati di sclerosi multipla: compromesso a beneficio dei pazienti

Un compromesso nell'utilizzo e nel pagamento del farmaco "Sativex" è stato trovato dal Servizio sanitario in accordo con l'Assessorato provinciale alla Sanità. "Con questo compromesso viene risolto il problema a beneficio dei pazienti fino a quando il Parlamento non avrà regolamentato la questione", spiega l'assessore Richard Theiner.

"Sativex", il farmaco antidolorifico derivato dalla cannabis che viene prescritto ai pazienti affetti da sclerosi multipla, non è ancora ufficialmente ammesso in Italia, a differenza di altri Paesi. "Stiamo attendendo una legge nazionale che autorizzi i farmaci a base di cannabis. La proposta giace in Parlamento", spiega l'assessore Theiner, che anche in occasione dei suoi ultimi colloqui a Roma ha sollecitato il ministro per la Salute Livia Turco a fare quanto possibile per aiutare le persone interessate.

Nel frattempo il farmaco viene importato e può essere messo a disposizione gratuitamente dal Servizio sanitario pubblico solo durante la permanenza in ospedale o in day hospital. Ma poichè "Sativex" viene somministrato sottoforma di spray spruzzato sotto la lingua più volte al giorno, il paziente ne ha bisogno anche a casa e quindi attualmente è costretto a pagare di tasca propria la confezione utilizzata al di fuori delle strutture pubbliche. 

Per uscire dal dilemma molte aziende sanitarie hanno trovato un modello di soluzione praticabile, d'intesa con il Ministero, che aiuta notevolmente i pazienti con sclerosi multipla: a loro favore viene anzitutto aperto un fascicolo clinico in regime di day hospital, per consentire l'avvio del primo trattamento medico. Il secondo passo consiste nell'assicurare ai pazienti, che restano sotto la costante osservazione del day hospital, la disponibilità del farmaco anche a casa. In tal modo la legge viene rispettata e i soggetti interessati non sono più costretti al pagamento di 480 € al mese per poter usufruire del "Sativex".
"In accordo con il direttore sanitario Oswald Mayr, con Pietro Paluselli del Servizio farmaceutico di Bolzano e con il primario di Neurologia Rudolf Schönhuber, responsabile del day hospital a Bolzano, vogliamo seguire questa strada anche in Alto Adige", conferma Theiner. "In tal modo possiamo aiutare i pazienti e allo stesso tempo rispettare l'attuale legge."

pf


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