Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Finanziati e avviati dal Fse 24 microprogetti nel privato sociale

24 microprogetti, per un finanziamento complessivo di 900mila Euro, sono stati avviati nell'ambito dell'iniziativa “Piccoli sussidi per iniziative sociali”: si tratta di un progetto interprovinciale gestito dagli organismi intermediari Solidaris e Oicot, con finanziamento del FSE, che ha permesso a cooperative e associazioni altoatesine e trentine nel privato sociale di avviare una serie di iniziative con fondi comunitari. I risultati ottenuti da questa esperienza sono stati presentati oggi (15 dicembre) a Bolzano con la partecipazione del presidente Luis Durnwalder.

Il progetto interprovinciale gestito dagli organismi intermediari Solidaris (rappresentato da Alberto Stenico) e Oicot (Umberto Dalla Zuanna) è nato nel 2002 e ha permesso a cooperative e associazioni del privato sociale nelle due Province di Bolzano e Trento di elaborare e realizzare, in tempi rapidi e con gestione dei fondi comunitari, progetti vicini ai fabbisogni del territorio. I risultati delle esperienze finora condotte sono stati presentati nella giornata di studio promossa oggi a Bolzano.

Nel suo intervento il presidente Luis Durnwalder ha sottolineato che "i problemi comuni a Bolzano e Trento possono essere risolti in maniera più efficace grazie alla collaborazione congiunta, e l'esperienza positiva dei piccoli sussidi è un esempio felice di questa politica." Il Presidente ha ribadito l'importanza di sostenere progetti di inserimento lavorativo nel sociale privato, "che senza un decisivo aiuto del pubblico spesso non potrebbero essere realizzati compiutamente. Il risultato di questa iniziativa, attraverso 24 microprogetti avviati con un investimento di 900mila €, ha una forte valenza sul territorio locale." Con i piccoli sussidi sono state incentivate la formazione, la riorganizzazione e l’innovazione delle strutture sociali, sono stati aiutati i soggetti svantaggiati dipendenti dalle cooperative a diventare soci a pieno titolo, con rapporto di lavoro stabile. Durnwalder ha ringraziato cooperative e associazioni operanti nel sociale e coinvolte nell'esperienza: "La loro attività è una presenza indispensabile nel tessuto sociale, perchè non basta una legge per tradurre un intervento nel concreto."

La sfida vinta, è stato detto nel convegno conclusivo, è stata quella di organizzare un sistema con il minimo della burocrazia e con il massimo di velocità ed efficacia nell’intervento a favore delle organizzazioni sociali, che spesso si trovano in difficoltà nell'affrontare le pratiche molto complesse previste dalle normative europee. Le Province avevano quindi deciso di semplificare le procedure affidando ad un soggetto privato, l'intermediario, la gestione di una parte dei fondi come richiesto dai regolamenti comunitari. Le principali organizzazioni sociali dell'Alto Adige (Kvw, Caritas, Confcooperative, Federazione associazioni sociali, Legacoopbund, Ethical banking-Cassa rurale) si sono attivate riunendosi in una struttura unitaria – Solidaris – candidandosi a gestire questi fondi.

"Il progetto - ha sintetizzato la responsabile del Servizio FSE della Provincia, Barbara Repetto - è stato una bella esperienza di collaborazione tra pubblico e privato nel campo dell’incentivazione dei progetti sociali e si è caratterizzato per una forte innovazione attuata dal Fondo Sociale Europeo su richiesta della Commissione Europea nei due territori provinciali."

pf


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