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Relazione del presidente Durnwalder al bilancio provinciale 2007: "Continuare con le riforme"

Continuare sulla strada delle riforme: è quanto ha sottolineato il presidente della Provincia Luis Durnwalder presentando stamattina (martedì 12) nell'aula del Consiglio provinciale la sua relazione al bilancio provinciale 2007. Durnwalder ha anticipato i grandi temi di interesse pubblico su cui dovranno lavorare Giunta e Consiglio per trovare misure adeguate ai tempi e alle esigenze della società.

Il presidente Durnwalder legge la relazione nell'aula del Consiglio (Foto USP/Pertl)
La riforma clinica nel settore sanitario, l'urbanistica, il piano di utilizzo delle risorse idriche, la scuola, il piano di sviluppo provinciale, il sistema di promozione dell'economia, l'assistenza ai non autosufficienti, la legge elettorale e la regolamentazione dei toponimi: nella sua relazione al bilancio provinciale 2007 - che tocca i 4,9 miliardi € - il presidente Luis Durnwalder ha illustrato al Consiglio provinciale l'agenda politica delle riforme che attendono la Giunta nel nuovo anno e sulle quali lavorare per elaborare, con la collaborazione del Consiglio, soluzioni adeguate.

Nelle 55 cartelle della relazione sono contenuti i principali obiettivi e progetti concreti che la Giunta provinciale intende realizzare. Il presidente Durnwalder affronta diffusamente le questioni sociali legate all'evoluzione demografica, a cominciare dall'assistenza all'infanzia e alle persone non autosufficienti, settore in cui è prioritario concertare misure per sostenere le famiglie nell'impegno di assistenza degli anziani. "L’assicurazione di lungodegenza deve almeno attenuare il problema finanziario della cura e dell’assistenza, deve fare in modo che non si debba più essere indotti a provvedere all’assistenza in casa rinunciando in cambio al proprio lavoro. E se qualcuno sceglie ugualmente questa strada – non per ragioni finanziarie, bensì personali – deve vedersi garantire dall’assicurazione un’indennità adeguata, nonché la prosecuzione del versamento dei contributi per una futura pensione."

Ampio spazio nella relazione viene dedicato all'economia, intesa come motore che mette in moto trasversalmente la società altoatesina. Il sistema di incentivazione dell'economia, così Durnwalder, deve prendere le distanze dalla semplice erogazione di contributi per concentrarsi sul superamento delle debolezze della struttura economica locale. Il Governatore indica una sorta di sistema di coordinate a tre assi: "Il primo asse è quello della creazione di posti di lavoro per personale altamente qualificato, per i nostri giovani laureati, formati fuori dall’Alto Adige; il secondo asse riguarda le prospettive future delle aziende da insediare, il prodotto innovativo, gli investimenti in ricerca e sviluppo, la loro adattabilità alla location altoatesina. E il terzo asse riguarda l’impatto ambientale: abbiamo bisogno di aziende che apprezzino il più prezioso capitale dell’Alto Adige – il suo ambiente, il suo paesaggio – e che lo sappiano valorizzare, non depauperare o consumare."

Un passaggio chiave del Presidente della Provincia è quello che ribadisce la necessità di ammodernare la rete ferroviaria e realizzare il tunnel di base del Brennero, di adeguare l'aeroporto di Bolzano e di potenziare la mobilità con un servizio di trasporto pubblico efficente e affidabile.  
 
In tema di energia Luis Durnwalder conferma l'obiettivo di voler sviluppare un sistema che consenta all'Alto Adige in pochi anni di attingere i tre quarti del proprio fabbisogno energetico – traffico escluso – da fonti energetiche rinnovabili e rispettose dell’ambiente. Nella sua relazione il Governatore prende inoltre chiaramente posizione sull'immigrazione ("il multiculturalismo non deve portare ad un livellamento verso il basso, quanto piuttosto ad un rafforzamento di tutte le culture interessate") e sullo sviluppo dell'istruzione ("diamo una chanche alla riforma scolastica, è uno sforzo che significa investire sul futuro").

In conclusione il presidente Durnwalder ritorna sulla collaborazione e sull'impegno congiunto richiesto alle forze politiche: "La gente si aspetta che noi risolviamo i problemi, non che ne creiamo degli altri. Forse dovremmo ricordarcelo un po’ più spesso, soprattutto quando ci avviciniamo alle elezioni. Ma fino ad allora abbiamo ancora un po’ di tempo. Ed un’enorme quantità di lavoro che ci aspetta."

In allegato: la relazione integrale

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