Giornata dell’Autonomia 2014

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Come comporre i dissidi: corso per i funzionari di Polizia

Come aiutare i funzionari di Polizia impegnati nella composizione dei conflitti tra privati a disinnescare le conflittualità sociali e a ridurre il ricorso ai tribunali: un corso promosso dal Centro provinciale di formazione professionale “Luigi Einaudi” di Bolzano in collaborazione con la Questura di Bolzano, che inizia domani (16 novembre), offre risposte alla questione.

Sviluppare nei funzionari di Polizia che gestiscono la “Bonaria composizione dei privati dissidi” quelle capacità gestionali e comunicative utili a disinnescare le conflittualità sociali e di conseguenza a ridurre il numero delle pratiche che, se gestite solo tecnicamente, approderebbero nei tribunali: è questo l’obiettivo che si pone il seminario sulla gestione della “Bonaria composizione dei privati dissidi” promosso dal Centro di formazione professionale Commercio, Turismo e Servizi “Luigi Einaudi”, in collaborazione con la Questura di Bolzano.
Relatore del seminario, che inizia domani (16 novembre) per proseguire il 17, 23 e 24, è il professor Corrado Ziglio, docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna.
 
Considerando che l’articolo 1 del testo unico che regolamenta le attività di Pubblica Sicurezza prevede l’istituto della “Bonaria composizione dei privati dissidi”, il corso ha l’obiettivo di sviluppare nei funzionari di Polizia che gestiscono questa materia degli stili professionali con una competenza tecnica sorretta da capacità gestionali della comunicazione e della consapevolezza del ruolo professionale. Queste capacità di stili professionali consentono di disinnescare le conflittualità sociali con grande beneficio e ricadute positive non solo sui comportamenti delle cittadinanze, ma anche sulla riduzione e decongestione di tantissime pratiche che inevitabilmente, se gestite solo tecnicamente, approdano nei tribunali.

Il seminario è rivolto a funzionari di Polizia che gestiscono gli uffici preposti alla “bonaria composizione dei privati dissidi” e ai funzionari che sovraintendono le attività operative del “controllo del territorio”. Dalle analisi compiute in altre Questure emerge infatti uno stretto collegamento tra gli Uffici preposti alla gestione dei contenziosi sociali e le attività svolte dalla recentissima istituzione della figura del “Poliziotto di quartiere”. L’ottica di sviluppare “Polizia di prossimità”, espressa nello slogan di una Polizia “vicina alla gente”, necessita infatti di una traducibilità culturale perché significa saper costruire nell’azione quotidiana della Polizia di Stato una prevalente cultura della prevenzione, riducendo all’eccezionalità l’aspetto della repressione.

Il seminario prevede, nel corso delle 4 giornate di formazione, lo sviluppo delle tematiche della gestione della comunicazione conflittuale applicate alle attività di Polizia. Lo staff di docenti che gestisce il corso è composto, oltre che dal professor Ziglio, progettista del corso e formatore, da Michele Morelli (Primo Dirigente della Questura di Bolzano quale funzionario esperto, Maria Sofia Salin, tutor d’aula.

pf


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