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Presentato “Profilo donna”, appendice alla Relazione sanitaria 2005

Le donne altoatesine sono in una situazione favorevole rispetto ai concittadini maschi per quanto riguarda la speranza di vita, vivono cioè 6 anni in più rispetto agli uomini, ma le patologie di cui sono affette sono di più e diverse e dipendono dalle condizioni di vita. Questo quanto emerso dalla conferenza stampa di oggi nel corso della quale è stato presentato “Profilo donna”, l’appendice dedicata alla salute delle donne che sarà allegata, per la prima volta, alla “Relazione sanitaria 2005” di prossima pubblicazione.

La presentazione del rapporto: da sinistra Carla Melani, Giulia Morosetti e Ulrich Seitz

Spesso si dice che le donne siano colpite dal paradosso sanitario che le fa vivere di più, ma esse cono maggiormente affette da patologie invalidanti. Infatti, oltre che registrare percentuali oggettivamente maggiori di prevalenza per almeno una malattia cronica, a livello soggettivo le donne si dimostrano più sensibili rispetto al loro stato di salute ed attente ai segnali di disagio fisico e psichico, sottolineando così la particolarità dell’approccio femminile rispetto al rapporto con la salute.

Sono questi alcuni degli aspetti maggiore interesse emersi nel corso della conferenza stampa di questa mattina (giovedì 19 ottobre) dedicata alla presentazione di “Profilo donna”, l’appendice allegata alla Relazione sanitaria 2005 che sarà pubblicata prossimamente a cura dell’Assessorato provinciale alla sanità ed alle politiche sociali della Provincia.

Nel corso della conferenza stampa il dott. Ulrich Seitz, vicedirettore dell’Ufficio Ospedali, la dott.ssa Carla Melani, Responsabile dell’Osservatorio epidemiologico provinciale, la dott.ssa Giulia Morsetti, direttrice dell’Ufficio igiene e salute pubblica ed il dott. Eduard Vigl Egarter, primario del Servizio interaziendale di anatomia ed istologia patologica, responsabile del Registro tumori dell’Alto Adige, hanno illustrato i dati statistici di “Profilo donna” dai quali emerge un quadro molto ampio ed approfondito della salute femminile nella nostra provincia.

L’appendice “Profilo Donna”, contenuta per la prima volta nella Relazione Sanitaria provinciale 2005 di prossima pubblicazione, si propone di mettere a fuoco e di fornire un quadro informativo d’insieme sulle principali aree d’interesse per la salute dell’universo femminile.

“Con questo documento è possibile ora tener conto, in modo più esaustivo dei diversi aspetti della salute della popolazione femminile” ha rilevato nel corso dell’incontro con la stampa il vicedirettore dell’Ufficio provinciale ospedali, Ulrich Seitz.

A livello mondiale, ma anche nazionale, è sempre più evidente l’esigenza di attuare un’efficace politica di promozione della salute distinta per genere.

Tale promozione abbisogna, oltre che di dati sulla prevalenza di malattie e disturbi nei due sessi, anche di informazioni sulla loro realtà di vita, sui diversi ruoli lavorativi, la diversa esposizione a rischi per la salute.

La vita di una donna è influenzata, come emerge chiaramente dai dati dello studio, da una molteplicità di fattori diversi che incidono profondamente sul suo stato di salute. Si tratta di fattori di natura sociale, culturale, economica e biologica. I ricercatori, hanno sottolineato i relatori, non sembrano tenere nella giusta considerazione le specificità della condizione femminile.

La sottovalutazione dei bisogni di salute della donna spesso impedisce di cogliere diversità e differenze e di tener conto della diversa risposta terapeutica ai farmaci in relazione al sesso del o della paziente.

Gli indicatori socio-sanitari analizzati confermano queste condizioni generali per le donne nei confronti del mondo sanitario:

  • speranza di vita alla nascita per le donne di 6 anni superiore a quella degli uomini;
  • il 25,7% delle donne è affetta da almeno una malattia cronica, contro il 21,1% degli uomini;
  • al 70% delle donne ha annualmente almeno una prescrizione farmaceutica, contro il 50,5% degli uomini;
  • il 18,8% di donne considera il proprio stato di salute non buono, contro il 12,4% degli uomini.

La realtà altoatesina si differenzia dalle altre realtà italiane, per quanto riguarda l’universo femminile. Le donne della provincia di Bolzano fanno registrare una mortalità più bassa (un otto per mille contro quasi un 10 registrato a livello nazionale), tassi di fecondità più elevati (1,52 figli per donna in Provincia di Bolzano contro 1,2 della media italiana).

Inoltre esiste nelle donne altoatesine una discreta attenzione alla prevenzione e a stili di vita salubri (percentuali più basse di donne in soprappeso e abitudini alimentari “insalubri” più contenute).

La percentuale di donne fumatrici e delle donne che consumano almeno una bevanda alcolica è, invece, maggiore rispetto al resto d’Italia.

FG

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