Giornata dell’Autonomia 2014

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L'ass. Frick commenta sentenza della Corte di giustizia europea sull'IRAP

La Corte di Giustizia europea oggi, martedì 3 ottobre, ha sentenziato che l'IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) è compatibile con il diritto comunitario (sesta direttiva IVA). La tassa che l'assessore Frick definisce "distruttiva di posti di lavoro" può pertanto essere mantenuta in vigore in Italia.

La Corte di giustizia europea, chiamata a pronunciarsi sulla compatibilità dell'IRAP imposta regionale sulle attività produttive con la sesta direttiva IVA  ed in particolare con il divieto per gli Stati membri di introdurre o mantenere sistemi fiscali aventi natura di imposte sulla cifra d'affari, oggi ha stabilito che essa è compatibile con il diritto comunitario. L'IRAP presenta caratteristiche che la differenziano dall'IVA e quindi non può essere ritenuta un'imposta sulla cifra d'affari ai sensi della sesta direttiva IVA.
Come ha sentenziato la Corte di giustizia l'imposta regionale sulle attività produttive si distingue dall'IVA in quanto non è proporzionale al prezzo dei beni o dei servizi forniti e non è strutturata in modo da essere posta a carico del consumatore finale nel modo tipico dell'IVA.
Del resto, come commenta l'assessore Frick, se da un lato la UE impone agli Stati membri di risanare i propri bilanci, non può certo chiedere di abolire un'imposta così rilevante per lo Stato italiano quale è l'IRAP.
Attraverso l'IRAP la Provincia di Bolzano percepisce annualmente un'entrata di circa 350 milioni di Euro che servono in prima linea a coprire la spesa sanitaria. L'imposta, però, come osserva l'ass. Frick, è mal strutturata e compromette i posti di lavoro dal momento che i costi per il personale non possono essere detratti completamente dalla base di calcolo.
Come già richiesto dall'ass. Frick nei mesi scorsi, il ministero delle Finanze a Roma si appresta ad intraprendere una serie di riforme in questo settore.

SA


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