News 2015
Dal primo ottobre obbligatorio il tesserino di riconoscimento nei cantieri
Dal primo ottobre tutti i lavoratori impiegati nei cantieri dovranno portare un tesserino di riconoscimento con la propria foto ed i propri dati personali, oltre a quelli del datore di lavoro. L'obbligo riguarda sia i lavoratori dipendenti che i liberi professionisti.
L'assessora provinciale al Lavoro Luisa Gnecchi sottolinea come questo provvedimento, previsto dal decreto Bersani, sia stato adottato per combattere il fenomeno del lavoro nero, e si augura che ciò contribuisca a rendere più trasparente la situazione all'interno dei cantieri. "Sino ad ora - spiega la Gnecchi - alcuni lavoratori non sapevano neppure chi fosse il proprio datore di lavoro, ma grazie all'obbligo del tesserino di riconoscimento ci sarà sicuramente più chiarezza".Nei giorni scorsi, però, diverse organizzazioni che rappresentano gli imprenditori attivi nel settore, hanno espresso forti riserve e perplessità sull'obbligo di esposizione del tesserino. Secondo loro, infatti, i tesserini legati agli indumenti da lavoro, oltre ad essere soggetti ad un rapido deterioramento, possono costituire fattori di rischio per quanto riguarda gli infortuni. A tal proposito, il direttore della Ripartizione provinciale Lavoro, Helmuth Sinn, ha incontrato i diretti interessati per chiarire alcuni aspetti del provvedimento. "Esistono molteplici modalità di esposizione del tesserino di riconoscimento rispettosi dei canoni della sicurezza del lavoro e della dignitá del lavoratore - ha spiegato Sinn - come per esempio i taschini trasparenti o le custodie da fissare alla cintura. In ogni caso, se la norma venisse interpretata in maniera considerata più favorevole da parte degli imprenditori, prevedendo solo il possesso del tesserino, oppure la consegna su richiesta degli organi di controllo, ciò varrà anche per la Provincia di Bolzano".
Durante l'incontro si è anche parlato della possibilità di chiudere i cantieri nei quali gli ispettori del lavoro rilevassero una percentuale di lavoratori in nero superiore al 20% del totale. "Le imprese che non utilizzano il lavoro nero - ha sottolineato Sinn - non hanno nulla da temere, ma i criteri verranno comunque rielaborati in modo tale da bloccare solo l'attività dell'impresa che non ha seguito le normative sul lavoro regolare, e non tutto il cantiere".
USP