Giornata dell’Autonomia 2014

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Berger a Roma: tagli ai fondi strutturali, ma non nella misura temuta

Risultati in chiaroscuro per l'assessore provinciale Hans Berger quelli emersi dalle trattative a cui ha partecipato oggi (mercoledì 19) a Roma sulla ripartizione tra le Regioni dei finanziamenti UE. "Sia nel capitolo dello sviluppo rurale che in quello dei fondi strutturali dovremo fare i conti con tagli nelle assegnazioni, ma comunque non nella misura temuta", conferma Berger.

Nel vertice iniziato nel tado pomeriggio a Roma l'assessore all'Agricoltura Hans Berger e i colleghi delle altre Regioni hanno discusso i prossimi passi per giungere all'elaborazione del piano strategico statale relativo allo sviluppo rurale, che rappresenta la cornice entro cui si muoveranno i singoli piani di sviluppo regionali. Il piano nazionale va approvato dall'UE e solo dopo le Regioni potranno attivare i propri. "Fondamentale, pertanto, è stato convincere il Governo che il tempo stringe e che bisogna muoversi in fretta, e il Ministero ci ha assicurato che verrà insediato rapidamente un gruppo di lavoro, incaricato di elaborare entro la prossima settimana una bozza di piano strategico", spiega Berger. Ancora entro luglio il documento dovrà essere definitivamente licenziato dal Ministero per passare all'iter di approvazione di Bruxelles.

In rappresentanza del presidente Durnwalder l'assessore Berger ha poi preso parte alla seduta della Commissione per gli Affari comunitari della Conferenza delle Regioni, in cui si è affrontato il delicato tema della ripartizione tra le Regioni dei fondi strutturali UE. La trattativa si presenta problematica alla luce della riduzione dei mezzi finanziari che spettano all'Italia per il periodo 2007-2013. "Una prima bozza parlava di tagli assurdi fino al 53%, ma la mobilitazione di molte Regioni contro questo intervento ha di fatto tolto dalla discussione questa ipotesi", precisa Berger. "Lo Stato ha inoltre assicurato che integrerà con finanziamenti propri i mezzi per le misure dei fondi strutturali". Di conseguenza non si potrà più temere una riduzione del 28,8% ma i tagli si assesteranno sul 16% rispetto al periodo precedente. Inoltre la Regione Piemonte è stata incaricata di elaborare un sistema di ripartizione sulla base delle assegnazioni disponibili. "Sappiamo quindi che ci attendono tagli nei fondi UE, però non nella misura temuta", conclude Berger.

pf


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