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Riforma del mercato vitivinicolo: Durnwalder e Berger a Bruxelles dal commissario UE Mariann Fischer Boel

Tutelare gli interessi dei piccoli e medi produttori vinicoli e dei viticoltori di montagna, una richiesta che arriva da tutte le Regioni alpine: è quanto hanno ribadito oggi (lunedì 17) a Bruxelles il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l'assessore Hans Berger nell'incontro con il commissario UE all’Agricoltura, signora Mariann Fischer Boel. Tema del vertice è stata la revisione del regolamento europeo del mercato vitivinicolo, sul quale le posizioni sono differenti. "Ma il commissario comprende le nostre preoccupazioni e si è impegnato ad approfondire i vari aspetti discussi", spiega Durnwalder.

Il colloquio di Durnwalder e Berger con la signora Fischer Boel, presente anche il ministro austriaco all'Agricoltura Pröll

Il presidente Durnwalder e l'assessore Hans Berger hanno incontrato nel tardo pomeriggio a Bruxelles, assieme al ministro austriaco Josef Pröll, il commissario UE all'Agricoltura Mariann Fischer Boel per confrontarsi nuovamente sulla rielaborazione, attualmente in corso, dell'Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo (OCM), in vigore da quasi 6 anni. Durnwalder ha rappresentato le esigenze dell'AREV, l’Associazione Europea delle Regioni Vitivinicole, di cui è stato eletto presidente un anno fa.

Nel cordiale colloquio, durato oltre un'ora, Durnwalder ha insistito sulla necessità della salvaguardia della cultura del vino, "della sua storia e della tradizione della produzione europea. Siamo contrari ad un'importazione incontrollata e a misure che prefigurano una liberalizzazione totale." La delegazione ha chiesto al commissario UE di mantenere un rapporto bilanciato tra fabbisogno, produzione propria e importazione, "privilegiando la qualità naturale del vino e ponendo un freno alla distillazione delle eccedenze di vino in alcool, a procedimenti come quello dello zuccheraggio e all'utilizzo del mosto", così Durnwalder.

In merito alla riforma che il commissario europeo Fischer Boel, danese, intende varare, il presidente Durnwalder ha ribadito di condividere l'impostazione che suggerisce l'estirpazione dei vigneti non redditizi, con specifici incentivi una tantum ai produttori, "perchè è necessario armonizzare la superficie coltivata con la quantità prodotta, ma con la garanzia che all'estirpazione non segua in futuro il reimpianto." Il commissario Fischer Boel, riferisce Durnwalder, "ha detto di comprendere le ragioni avanzate dai produttori delle Regioni di montagna e di condividere la loro impostazione. Intende approfondire ulteriormente la questione cercando un compromesso tra le differenti posizioni."  

Durnwalder e Berger hanno inoltre chiesto all'Ue di rafforzare il ruolo delle Regioni nella gestione dei contributi assegnati nel settore vinicolo e il varo di misure di sostegno al mercato, con campagne di commercializzazione e promozione dei vini europei fuori dal continente. "Oggi l'Europa importa 25 milioni di ettolitri di vino e ne esporta 13, un rapporto che va invertito", così Durnwalder. In merito alla semplificazione delle norme che disciplinano l'etichettatura, la delegazione ha chiesto che l'indicazione di origine si riferisca unicamente alle uve coltivate in loco e non venga estesa alla lavorazione di unve importate. "In autunno la signora Fischer Boel sarà in Alto Adige e organizzeremo un vertice internazionale per approfondire ulteriormente i vari temi", ha concluso Durnwalder.

Infine l'assessore Berger ha rappresentato le esigenze delle piccole e medie aziende agricole di montagna che hanno necessità di un sostegno attraverso le associazioni degli allevatori per gli obblighi (come la tenuta del registro genealogico o i controlli) a cui difficilmente potrebbero adempiere da soli. Il commissario UE si è riservato di condurre ulteriori verifiche.

 

 

pf


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