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Durnwalder e Berger presentano la relazione agraria e forestale 2005

Tutti i dati relativi dati all’andamento dell’agricoltura e delle foreste altoatesine nel 2005 sono disponibili nell’ultima edizione della relazione agraria e forestale, presentata oggi (martedì 27) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dall’assessore Hans Berger. "Un'annata movimentata ma in fondo soddisfacente", questo il loro commento.

La discussione sugli organismi geneticamente modificati, lo sviluppo positivo del prezzo del latte e dei bovini da macello, l'introduzione del nuovo marchio di qualità, la certificazione dei boschi altoatesini, le cure colturali e i rimboschimenti operati dalla Provincia: sono alcuni degli aspetti qualificanti che hanno caratterizzato il 2005 dell'agricoltura e delle foreste in Alto Adige. I dati esaurienti sono contenuti nella tradizionale relazione agraria e forestale presentata a Palazzo Widmann dal presidente Luis Durnwalder e dall'assessore Hans Berger, che hanno tra l'altro ribadito la posizione della Provincia di contrastare le tecnologie ogm-free e di insistere per vedere riconosciuto il diritto di regolamentare la materia in modo tale da evitare la coltivazione di piante geneticamente modificate.

Il presidente Durnwalder ha ripercorso la stagione forestale sottolineando due dati significativi: la superficie boschiva ha raggiunto i 320mila ettari, grazie a rimboschimenti mirati e ala crescita dell'area a pascolo. Con la superficie aumenta anche l'utilizzazione del legno. Per ottimizzare tale utilizzazione forestale è necessario ora, ha detto Durnwalder, "siglare specifici accordi per lo sfruttamento degli impianti di teleriscaldamento a biomassa". In merito alla certificazione dei boschi altoatesini, con cui il proprietario comprova la gestione del bosco secondo gli standard qualitativi europei, si è riusciti a certificare in una sola volta le oltre 23mila aziende. Il 78% dei boschi locali è in buono stato, a fronte di una media nazionale del 10%.

La siccità che ha colpito il raccolto e il fenomeno degli "scopazzi del melo" hanno messo a dura prova l'agricoltura altoatesina nel 2005 e hanno richiesto l'intervento della Provincia per compensare i danni e per evitare il diffondersi della malattia. Il raccolto delle mele - si legge ancora nella relazione 2005 - per circa 91.600 vagoni, è stato inferiore del 5% rispetto al 2004. "Per il futuro confidiamo molto nel riconoscimento dell'Indicazione geografica protetta per le mele locali", ha spiegato l'assessore Berger. La superficie dei vigneti, pari a circa 5.200 ettari, è tornata sui livelli degli anni Ottanta e analogamente anche la produzione del vino (305mila ettolitri) è calata nel 2005 del 20% rispetto alla media degli ultimi dieci anni. "Per prevenire il calo dei prezzi e la crescente concorrenza - hanno ribadito Durnwalder e Berger - i produttori locali sono chiamati a unirsi e a sfruttare forme collettive di commercializzazione."

È stato un 2005 di successo per le scuole professionali agricole forestali con i loro 655 iscritti. "Risultati buoni grazie anche all'introduzione del quarto anno facoltativo - ha riferito Berger - che ha comportato un più 40% di studenti nelle scuole profesionali agricole e un più 17% in quelle di economia domestica." 
La relazione agraria e forestale 2005 è disponibile gratuitamente nelle Ripartizioni provinciali Agricoltura, Foreste, Formazione professionale agricola e forestale, e al Centro di sperimentazione "Laimburg".

pf


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