News 2015
Voglia di fare nel Comitato Pari Opportunità dell’Amministrazione provinciale
Il gruppo del Comitato Pari Opportunità dell’Amministrazione provinciale ha frequentato recentemente un corso dedicato allo sviluppo del mainstreaming. Nei quattro moduli previsti sono stati affrontati il ruolo del CPO e gli strumenti per la progettazione di azioni positive.
Voglia di fare! Questo è lo slogan del gruppo del CPO dell’Amministrazione provinciale che ha seguito un corso di formazione sul tema “Lo sviluppo del Mainstreaming delle pari opportunità nella Provincia di Bolzano: ruolo del CPO e gli strumenti per la progettazione di Azioni Positive”, organizzato dall’Ufficio provinciale Sviluppo personale e tenuto dalla docente Marcella Chiesi, esperta comprovata in materia.
La formazione è iniziata con due moduli nei giorni 9 e 10 febbraio ed è ultimata con altri due moduli i giorni 10 e 11 maggio 2006. Tramite il lavoro individuale e di gruppo sono stati approfonditi diversi temi e aspetti delle pari opportunità.
Il gruppo ritiene importante creare un clima di lavoro sereno e di collaborazione per una migliore produttività per tutti gli uomini e tutte le donne, ed in particolare per lo sviluppo professionale o di carriera delle donne nell’Amministrazione provinciale. Il corso è servito inoltre per la programmazione delle attività del CPO per gli anni 2007-2008, e per la messa a punto delle capacità strategiche progettuali del comitato.
La presenza del Comitato Pari Opportunità presso l’Amministrazione provinciale è stata prevista dal contratto di comparto del personale provinciale del 2002. Dell’organismo fanno parte 8 membri effettivi, di cui 4 di nomina dell’amministrazione provinciale e 4 dei sindacati, e 8 sostituti. I rappresentanti dell’ente pubblico provengono da settori significativi e strategici dell’amministrazione provinciale, quali, ad esempio, le Ripartizioni Lavoro, Politiche sociali, Personale, Presidenza. Il CPO fornisce consulenza e si adopera per favorire le pari opportunità di carriera ed eliminare le fonti di discriminazione.
MC