Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

19 casi nel Rapporto annuale del Centro tutela contro le discriminazioni

Oltre 350 telefonate, 19 casi individuati, utenza di cittadini immigrati ma anche italiani, segnalazioni legate in prevalenza alla ricerca del lavoro e di un alloggio in Alto Adige: sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto 2005 del Centro di tutela contro le discriminazioni, organismo insediato all'interno dell'Osservatorio provinciale sulle immigrazioni. Il rapporto annuale è stato presentato oggi (martedì 21) a Bolzano. Essenziale si rivela il servizio del numero verde 800 225588 per le segnalazioni.

Nel quadro della "Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale", il Centro tutela contro le discriminazioni ha presentato il Rapporto 2005 in materia di discriminazioni. Il Centro è attivo in Alto Adige all'interno dell'Osservatorio provinciale sulle immigrazioni, due servizi creati su iniziativa della Formazione professionale italiana e del Fondo sociale europeo.  

L'assessora provinciale all'Immigrazione Luisa Gnecchi ha ricordato che oggi nel mondo le persone migranti sono 180 milioni, "e diventa importante saper attivare misure che possano garantire l'inclusione sociale e l'accoglienza e insegnare il rispetto reciproco." Il Rapporto 2005 del Centro tutela contro le discriminazioni, a cura di Udo Enwereuzor, valuta il servizio dall'aprile 2005, quando il Centro ha avviato la rilevazione degli atti discriminatori in Alto Adige grazie all’attivazione del numero verde 800 225588, a disposizione di tutti i cittadini che hanno subìto o assistito a una discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. I contatti telefonici complessivi sono stati 357, di questi 19 circoscritti a casi pertinenti al tema della discriminazione. In Alto Adige i casi di discriminazione individuale segnalati sono pertanto contenuti, ma - ha rilevato l'assessora Gnecchi - il problema richiede sempre un grado elevato di attenzione e sensibilità. "Il Centro tutela antidiscriminazioni - ha specificato Gnecchi - è prezioso per entrambe le parti: se all'altro capo del telefono il cittadino immigrato trova una persona in grado di capire e ascoltare, questo servizio diventa uno strumento prezioso per conoscersi e per superare assieme la difficoltà del momento."

L’utenza che si è rivolta al numero verde è composta da cittadini immigrati ma anche da cittadini italiani. In alcuni casi a segnalare le discriminazioni sono stati dei testimoni, segno di un certo grado di senso civico della cittadinanza. Il maggior numero delle segnalazioni riguarda il settore del lavoro mentre al secondo posto risultano la ricerca di un alloggio. Nell’ambito lavorativo non risulta problematico soltanto l’accesso ma anche il rapporto di lavoro, spesso poco trasparente per le ore lavorative in busta paga oppure le ore di straordinario non pagate e superiori al monte ore massimo consentito. I casi riguardanti l’alloggio negato sono riscontrabili in particolare sui siti internet per la ricerca della casa e su riviste locali specializzate. Le diciture “no extracomunitari” e “nur Einheimische” sono utilizzate spesso e dove queste non sono scritte apertamente la discriminazione si nasconde frequentemente dietro al requisito “solo referenziati”.

Con il Rapporto 2005 è stato presentato il video "Così vicini, così lontani – tracce di discriminazione", prodotto da helios e che verrà trasmesso venerdì 24 marzo alle 20.25 su Rai Sender Bozen e domenica 26 marzo alle 9.45 sulla Rai regionale in lingua italiana. Il programma ha previsto anche intermezzi musicali con il gruppo U Sinto della famiglia Radames Gabrielli.

 

 

pf


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