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News 2015

Da gennaio in funzione all’ospedale di Bolzano un centro per i casi di ictus cerebrale

Ogni anno circa 250 persone in Alto Adige vengono colpite da ictus cerebrale a causa di disturbi circolatori del cervello. Solamente un quarto di questi pazienti si riprende in maniera soddisfacente, la metà di loro rimane disabile ed un quarto delle persone colpite non sopravvive. Nel caso dell’ictus cerebrale è di fondamentale importanza per il decorso della malattia la possibilità di effettuare una diagnosi rapida e di ricoverare il paziente in un’unità specializzata. La possibilità di intervenire tempestivamente consente di aumentare in maniera sensibile le possibilità di successo della terapia.

L'unità speciale per l'ictus cerebrale "Stroke unit"
“Nel caso dell’ictus cerebrale” sottolinea il direttore dell’Azienda Sanitaria di Bolzano, Dr. Oswald Mayr “è importante intervenire il più rapidamente possibile. Grazie alla rapidità dell’intervento si possono evitare danni successivi irreversibili. Oggi è infatti possibile trattare in maniera attiva i casi di ictus cerebrale per evitare o almeno ridurre le conseguenze di un vaso sanguigno ostruito”.

Per consentire un’assistenza ottimale di pazienti colpiti da ictus cerebrale è in fase di creazione presso l’Ospedale di Bolzano, in collaborazione con l’Assessorato provinciale alla sanità, di una apposita “Stroke unit”, una unità specializzata appunto nel trattamento di questi casi. “Lo scopo di questa unità specializzata” rileva l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, “è quello di adeguare il trattamento dei casi di ictus cerebrale ai più moderni standard raggiunti dalla medicina e di assicurare un’assistenza su tutto il territorio provinciale”.

Grazie alla realizzazione di questa nuova “Stroke unit” si potranno quindi soddisfare le condizioni più importanti per il trattamento dei pazienti colpiti da ictus cerebrale: il rapido ricovero dei pazienti in un ospedale dotato delle strutture più moderne, una rapida diagnostica e l’avvio delle relative terapie, un controllo costante ed una riabilitazione precoce dei pazienti accompagnata da una successiva riabilitazione ambulatoriale.

Oltre alle apparecchiature diagnostiche per il cervello, come la tomografia computerizzata, la “Stroke unit” consentirà di effettuare ulteriori fasi diagnostiche direttamente al letto del paziente e di avviare il trattamento della fase acuta. Inoltre, l’unità consentirà di avviare la terapia riabilitativa ed un trattamento per evitare ulteriori ricadute del paziente.

L’unità entrerà in funzione con quattro posti letto e sarà ospitata al settimo piano dell’ospedale di Bolzano. Dopo il primo trattamento saranno a disposizione ulteriori otto letti per la prosecuzione della terapia.

FG


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