Giornata dell’Autonomia 2014

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Ass. Berger a Bruxelles: Ancora nessun accordo per il Piano di sviluppo rurale

I rappresentanti dello Stato, delle Regioni e Province d'Italia e della Commissione europea , riuniti oggi, martedì 8 novembre, a Bruxelles, non hanno trovato un accordo per il Piano di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013.

La delegazione italiana, guidata dal ministro Giovanni Alemanno e di cui faceva parte l'assessore provinciale Hans Berger in rappresentanza della Provincia di Bolzano, oggi a Bruxelles intendeva sottoporre al gabinetto della commissaria europea Mariann Fischer Boel la proposta elaborata di recente a Roma per ottenere i finanziamenti comunitari per lo sviluppo rurale nel periodo 2007-2013.
Alcune Regioni, però, oggi hanno espresso la loro contrarietà a tale proposta. In pratica era stata concordata la stesura di un piano di finanziamento e di un programma quadro a livello nazionale, che lasciassero però un margine di manovra alle singole Regioni; infatti il programma dovrebbe contere solo le linee guida stese sulla base delle esigenze regionali, al quale i programmi degli interventi delle singole Regioni si integrerebbero come "sottoprogrammi". Una soluzione, come sottolinea l'assessore Berger che consentirebbe  che nessun finanziamento andasse perso, se una singola Regione non lo dovesse utilizzare fino in fondo: il denaro in avanzo potrebbe essere dirottato verso altre Regioni che operano con maggiore efficienza. Di questo sistema potrebbe approfittare proprio la Provincia di Bolzano.
Di conseguenza è stato istituito un gruppo di lavoro di cui fanno parte rappresentanti della Commissione europea, dello Stato e delle REgioni per individuare una linea congiunta che dovrebbe essere sottoposta alla commissaria europea Fischer Boel ancora entro il mese di novembre.
Nell'ambito dell'incontro di oggi sono emerse prognosi in merito agl indirizzi futuri per il finanziamento di singoli programmi di sostegno e di fondi. Per quanto attiene lo sviluppo rurale si dovrebbe verificare un taglio dei finanziamenti di circa il 10 per cento. Per la Provincia di Bolzano in qualità di area montana i tagli non dovrebbero essere così drastici - così  Berger - mentre con tutta probabilità non potremmo più contare sugli interventi dei programmi Obiettivo 1 e 2.

SA


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