Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Cassa edile: l'assessora Gnecchi incontra le parti sociali

In attesa dei pronunciamenti in sede ministeriale, verrà intrapreso ogni sforzo per superare le tensioni dopo la costituzione di una nuova Cassa edile e riprendere la collaborazione fra le parti: è quanto hanno concordato l'assessora al Lavoro Luisa Gnecchi e le parti sociali nell'incontro voluto oggi (mercoledì 2) dalla stessa Gnecchi per un esame congiunto della situazione. La Provincia ha ribadito che nel frattempo gli ispettori del lavoro vigileranno sull'integrale rispetto dei contratti collettivi vigenti.

L'assessora al Lavoro Luisa Gnecchi ha invitato le parti sociali per un esame congiunto della situazione creatasi dopo la costituzione di una nuova cassa edile (CEPA/SLBK), voluta da APA e ASGB e oggetto di molte prese di posizioni. Il vertice di oggi (mercoledì 2) a Bolzano, al quale hanno preso parte anche le organizzazioni datoriali (Collegio dei costruttori edili e CNA) e sindacali (CGIL, CISL e UIL), è stato convocato, come ha detto l'assessora Gnecchi, "proprio per chiarire le incomprensioni sorte nelle ultime settimane in seguito alle varie dichiarazioni susseguitesi sull'argomento e per riportare serenità e cooperazione nei rapporti fra le parti sociali interessate. "
Il tema è di grande attualità in particolare per quei datori di lavoro, operanti nel settore dell'edilizia in Alto Adige, che non intendono più servirsi della Cassa edile della Provincia di Bolzano. Quest'ultima, che fu costituita nel 1966 tra i sindacati confederali e le organizzazioni datoriali a carattere industriale e allargata successivamente agli artigiani, rimane naturalmente a disposizione per la gestione degli accantonamenti retributivi previsti dai contratti collettivi nazionali e provinciali in vigore.

Nell'incontro si è chiarito che sono ancora in atto le procedure per conferire alla neocostituita cassa edile la patente di istituto creato fra parti sociali munite di rappresentatività nel settore e riconosciuto dalle altre casse edili esistenti a livello nazionale. Ovviamente fino al termine degli accertamenti del Ministero del Lavoro sulla consistenza dei datori e dei lavoratori rappresentati dalle due organizzazioni nella CEPA/SLBK e per il suo riconoscimento, è prematuro qualsiasi giudizio sulla regolarità o meno della nuova cassa. Tuttavia - è stato sottolineato nel vertice - è anche urgente chiarire la posizione del nuovo organismo di accantonamento, in quanto da esso dipendono tanto il successivo rilascio dell'attestazione sulla regolarità contributiva (D.U.R.C.) quanto la possibilità di amministrare correttamente le posizioni dei lavoratori che dovessero trovarsi iscritti sia nella nuova che nella attuale cassa edile. Infatti, se entro le prossime settimane i dubbi sulla regolare costituzione della CEPA/SLBK non venissero sciolti, gli accantonamenti non potrebbero effettuarsi nei tempi previsti, con seri riflessi sulla regolare prosecuzione degli appalti affidati da privati e sulla liquidazione degli stati di avanzamento da parte della Pubblica amministrazione.

"In attesa dunque dei pronunciamenti in sede ministeriale è stato concordato di intraprendere ogni sforzo per superare le tensioni accumulate negli ultimi tempi e per riprendere la collaborazione fra le parti", spiga l'assessora Gnecchi. Il direttore dell'Ufficio provinciale Tutela sociale del lavoro, Sieghart Flader, ha colto anche l'occasione per precisare di non avere preso posizione né a favore né contro la nuova cassa edile nemmeno a titolo personale e tanto meno in rappresentanza delle istituzioni. Gli ispettori del lavoro coordinati dall'Ufficio vigileranno sull'integrale rispetto dei contratti collettivi vigenti, anche per quanto riguarda il meccanismo degli accantonamenti della retribuzione differita presso la cassa edile, il riconoscimento delle ferie maturate e gli eventuali danni che i lavoratori dovessero subire a causa dell'iscrizione in due casse edili differenti.

pf


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