Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Ass. Theiner: “Vogliamo mantenere un servizio sanitario diffuso su tutto il territorio provinciale“

L’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, prende spunto dalla discussione sulla riforma sanitaria per chiarire ulteriormente la propria posizione riguardo a questa tematica. Il responsabile della sanità provinciale sottolinea che il suo impegno è rivolto ad assicurare il mantenimento di un sistema sanitario pubblico diffuso su tutto il territorio ed accessibile a tutti in eguale misura grazie alla presenza dei sette ospedali attualmente in attività.

In una nota diramata questo pomeriggio l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, sottolinea che già da settimane è costantemente impegnato ad approfondire ed a discutere con i collaboratori delle Azienda Sanitarie, con i sindacati, i gruppi d’interesse, i gruppi politici ed i cittadini gli aspetti più significativi della progettata riforma sanitaria provinciale.

In questa sua serie di contatti l’assessore ha raccolto perplessità, suggerimenti, proposte ed ha chiarito con i vari interlocutori la propria posizione riguardo al progetto di riforma. “Il nostro obiettivo è quello di garantire la presenza di un servizio sanitario di elevato livello qualitativo e diffuso su tutto il territorio provinciale. E ciò dovrà avvenire garantendo che anche in futuro questo sistema potrà essere sostenuto dalle finanze provinciali”, ha sottolineato l’assessore nella sua presa di posizione odierna. "È chiaro, d’altro canto" prosegue la nota, "che ogni riforma degna di questo nome, comporta tagli e cambiamenti e solleva quindi anche discussioni e prese di posizione da parte di coloro che la sostengono o sono contrari alla sua realizzazione". “Sinora ho sempre cercato il colloquio in eguale misura con i sostenitori ed i detrattori della riforma ed ho quindi sempre cercato di portare avanti una discussione oggettiva” rileva Theiner che definisce inoltre gli “attacchi e le offese” di coloro che osteggiano la riforma “assolutamente inadatti alla soluzione della questione”.

Inoltre prosegue affermando che “Dobbiamo avere anche il coraggio, pur conservando i sette ospedali pubblici oggi esistenti, di eliminare delle strutture polifunzionali” La nota si conclude rilevando che “Con l’eliminazione di queste strutture parallele e polifunzionali (ad esempio quattro strutture per la contabilità paghe, quattro per l’acquisto di apparecchiature) potranno essere unite tra loro energie e risorse che potranno essere impiegate in maniera più mirata per l’assistenza diretta della salute dei pazienti. I mezzi che in questo modo si renderanno disponibili essere quindi impiegati per la cura e l’assistenza medica”.

FG


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