News 2015
Frick e Gnecchi sulla ridefinizione delle piccole e medie imprese
Nella concessione di incentivi economici alle piccole e medie imprese la Provincia si attiene alla nuova definizione del settore varata nel 2005 dall'UE e che ha rivisto la classificazione di microimprese, piccole e medie imprese. "Le richieste di contributo presentate dopo il primo gennaio scorso devono quindi sottostare ai nuovi parametri europei", sottolineano gli assessori provinciali competenti Werner Frick e Luisa Gnecchi, che oggi (lunedì 29) hanno portato l'argomento in Giunta.
I limiti finanziari entro cui si gioca la classificazione di microimprese, piccole e medie imprese si rifanno ai valori occupazionali del 1996 e le due voci - fatturato e stato patrimoniale - sono state aggiornate sulla base dell'inflazione e della crescita produttiva.Per la prima volta l'UE ha fissato una soglia anche per le microimprese, motivandola con la convinzione che questa definizione possa agevolare l'individuazione delle loro necessità e l'assunzione delle misure corrispondenti. La nuova classificazione distingue anche tra imprese autonome, in partnership o consorzio di imprese. Inoltre, un'azienda non può rientrare tra le PMI se almeno il 25% del capitale o dei diritti di voto sono detenuti da un ente pubblico, a meno che non si tratti di un ente territoriale autonomo con un bilancio annuale inferiore ai 10 milioni € e meno di 5mila abitanti nell'area di riferimento.
Le nuove definizioni, come spiegano gli assessori provinciali Werner Frick e Luisa Gnecchi, avranno riflessi contenuti sugli incentivi alle imprese. Un'eventuale classificazione delle aziende nella categoria inferiore potrebbe infatti avvantaggiare l'impresa, alla luce di una quota maggiore di contributo. Le quote di incentivo provinciale nel settore economico oscillano tra il 15% per le microimprese e le piccole imprese e il 7,5% per le medie imprese.
Allegato: tabella riepilogativa dei nuovio indicatori per le PMI
pf