Sanità / Sociale | 05.08.2005 | 17:08

Nuova responsabile all'Istituto per l'infanzia abbandonata di Bolzano

Cambiamento alla direzione dell’Istituto per l’Infanzia abbandonata (IPAI) a Bolzano: con il primo di agosto 2005 alla guida della struttura, che ha sede in via Guncina 54, l’assistente sociale Liana Zancanella sostituisce il direttore Karl Grandi, che va in pensione.

La struttura accoglie bambini e madri con problematiche sociali di vario tipo e nel corso degli anni ha visto un notevole cambiamento del proprio intervento, passando da istituto destinato ad ospitare prevalentemente bambini privi di genitori in attesa di essere adottati e madri nubili con figli, ad una struttura nella quale viene prestata assistenza a donne e bambini con problematiche socialmente più complesse. Negli ultimi anni l’istituto accoglie soprattutto donne extracomunitarie con figli di diverse età.

Karl Grandi aveva iniziato la sua carriera provinciale 31 anni orsono proprio come economo all’IPAI, del quale aveva assunto quasi subito la direzione garantendo sempre il massimo impegno e sostenuto in questo da una vera passione per il lavoro con i bambini. Nel corso degli anni Grandi ha accompagnato i cambiamenti succedutesi nell’istituto stesso e ha sempre rappresentato un costante punto di riferimento per il personale, per le ospiti ed i loro bambini ed anche per le tante istituzioni e servizi che si avvalgono del supporto dell’IPAI.

L’assistente sociale Liana Zancanella ha lavorato nel settore dell’assistenza ai portatori di handicap e in seguito alle famiglie e minori, occupandosi di affidamenti familiari ed adozioni. Nel distretto di Bolzano ricopriva il ruolo di coordinatrice delle assistenti sociali.

L’assessore provinciale alla Sanità e politiche sociali Richard Theiner, nel ricordare il trentennale impegno lavorativo del direttore Grandi, lo ringrazia calorosamente e gli augura un sereno e meritato periodo di pensionamento. Contemporaneamente si complimenta con la neoinsediata direttrice per l'incarico, augurandole di trovare soddisfazione nel suo nuovo ed impegnativo compito.

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