Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

L'ass. Berger: "In calo i numeri dell'alpeggio, necessari incentivi"

L’ass. all’Agricoltura osserva con preoccupazione un trend negativo nell’attività di alpeggio in Alto Adige. “Rispetto a dieci anni fa”, sostiene Berger, “ viene trasferito in quota circa il 10% in meno di animali, e questo si deve da un lato ad avverse condizioni climatiche, e dall’altro a problemi economici”.

 

Il numero di capi di bestiame portati all’alpeggio non può essere definito con certezza, tuttavia, sulla base delle valutazioni correnti, è plausibile un consistente calo rispetto agli anni scorsi. Lo conferma l’assessore provinciale all’Agricoltura Hans Berger, secondo il quale, “rispetto ai circa 90.000 animali, tra bovini ed ovini, che ancora pochi anni fa venivano portati all’alpeggio, oggi dobbiamo registrare un calo almeno del 10%”. Una cifra confermata dal numero di domande di premi per l’alpeggio, pagati dalla Provincia. “Se l’anno scorso sono state prese in considerazione 19.350 domande, quest’anno ne sono arrivate invece 18.000”, spiega Berger. Se si considera il numero di aziende che hanno fatto richiesta del premio, il calo risulta ancora più eclatante: di tratta infatti di 200 in meno.

Quali le ragioni di questo calo? Secondo l’assessore provinciale, è da considerare in primo luogo “il cambiamento climatico che si è verificato negli ultimi anni: in alcune zone il calo di precipitazioni ha avuto effetti sulla crescita degli animali nonché sul numero di capi allevati”. Tuttavia, c’è anche una ragione economica, “che riguarda”, continua Berger, “le aziende che non fanno capo ad una comunità di alpeggio, e per le quali i costi della trasferta estiva e del personale necessario sono diventati insostenibili”. E anche quando si supera l’ostacolo economico, si trovano grandi difficoltà nel reperire il personale.

Questo trend negativo è visto con preoccupazione dall’assessore Berger, in quanto “l’alpeggio è una pratica importante per la salute degli animali. Inoltre le malghe fanno parte del nostro patrimonio culturale tradizionale, e la loro conservazione è importante non solo per ragioni legate all’allevamento, ma anche per il turismo”. Per questo motivo, il responsabile provinciale all’Agricoltura si adopererà per introdurre incentivi all’alpeggio: “Potranno essere misure di natura finanziaria, con contributi inseriti nei prossimi piani di sviluppo territoriali, oppure interventi di miglioramento delle condizioni di accesso all’alpeggio”. A questo si potranno aggiungere provvedimenti per abbattere gli ostacoli burocratici presenti ed iniziative per aumentare le entrate delle malghe, attraverso l’offerta di generi di ristoro e  bibite.

MC


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