Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

L’ass. Berger discute a Roma di sviluppo rurale e “premi latte”

Le autorità di Roma e Bruxelles stanno prendendo importanti decisioni in merito ai nuovi piani si sviluppo rurale per il periodo successivo al 2007. Insieme ad altri rappresentanti regionali, l’assessore provinciale all’agricoltura Hans Berger ha esposto oggi al ministro competente Alemanno le richieste degli enti locali.

I responsabili del settore agricolo delle Regioni italiane hanno incontrato oggi a Roma il ministro Gianni Alemanno per esporre le loro richieste in merito ai piani di sviluppo rurale, attualmente in fase di elaborazione sia a livello nazionale che europeo. Insieme a loro, anche l’assessore provinciale all’Agricoltura Hans Berger.

A tutt’oggi, ogni Regione e Provincia autonoma definiscono i propri piani di sviluppo rurale nonché i corrispondenti programmi di finanziamento. "Un sistema che permette di stilare i programmi sulla base delle esigenze delle Regioni stesse”, spiega l’ass. Berger. Lo svantaggio è che le somme non utilizzate tornano a Bruxelles, invece che essere suddivise tra le altre Regioni. "A questo si potrebbe rimediare”, prosegue Hans Berger, “elaborando un programma di finanziamento a livello statale, pur continuando a definire le singole misure sul piano regionale”. Ed è stata proprio questa la richiesta portata dagli assessori regionali al ministro per le Politiche agricole. L’ass. Berger non è comunque ottimista sull’esito dell’intervento delle Regioni: “Non credo che la proposta che il ministro Alemanno porterà a Bruxelles avrà successo: tuttavia bisogna almeno fare un tentativo”, spiega il responsabile provinciale all’Agricoltura, secondo il quale anche in futuro sia l’elaborazione degli interventi che quella del programma di finanziamento avverranno su base regionale.

Nel corso dell’incontro di oggi è stato affrontato anche un altro problema, nato dal ritardo statale nell’assegnazione dei fondi. "Poiché diversi Stati membri non sono riusciti ad utilizzare l’intera somma a disposizione per lo sviluppo rurale, tali fondi sono stati ridistribuiti", dice ancora Berger. Anche l’Italia ne ha ricevuto una parte, “e poiché si tratta di misure cofinanziate, oltre ai fondi aggiuntivi UE sono a disposizione anche i già programmati fondi provinciali". Manca tuttavia la quota statale, e su questo punto è stato sollecitato il ministro.

Infine, è stata discussa la questione dei “premi latte”, calcolati attualmente sulla base delle quote e della quantità effettivamente consegnata nell’ambito delle quote stesse. "Per innalzare quest’ultimo dato”, spiega Berger, “la produzione viene forzata, atteggiamento non vantaggioso per gli agricoltori". Ecco perché, insieme agli altri assessori, Berger ha proposto oggi di stabilire i premi solo sulla base delle quote. “Ne abbiamo discusso, tuttavia non c’è ancora una decisione definitiva”, conclude l’assessore provinciale.

MC


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