Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Giornata mondiale dei rifugiati 20 giugno 2005

Ogni anno, il 20 giugno, la giornata mondiale dei rifugiati offre l’occasione per fare un bilancio sulla situazione delle molte persone immigrate che annualmente arrivano in Italia e sul numero esiguo delle persone che chiedono ed ottengono asilo come rifugiati. Di seguito la nota diramata oggi dall’Assessorato alla sanità e politiche sociali.

“In primo luogo bisogna dire che gli immigrati vengono in Italia generalmente con un loro progetto di vita e si stabiliscono per un periodo limitato di tempo in un luogo di loro scelta. I richiedenti asilo sono invece persone che, per timore di persecuzioni a causa dell’appartenenza ad una razza o un’etnia, ad una religione o ad una nazionalità o ad un gruppo particolare o per motivazioni politiche sono costretti a lasciare la propria patria.

Per i richiedenti asilo, la fuga non è in genere preparata, non esiste un concreto progetto migratorio e non possono ritornare in patria poiché, ottenuto lo status di rifugiato una persona perde tale status se ritorna in patria. Le persone che richiedono asilo non possono lavorare finché non sia accertato lo status di rifugiato. Questa disposizione, se in parte è comprensibile, dall’altro lato da’ adito a dubbi, poiché generalmente il periodo di 45 giorni entro i quali la persona che richiede asilo dovrebbe avere una risposta in merito alla sua richiesta di asilo supera effettivamente l’anno.

Nel 2004 in Italia, secondo dati della Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato, con sede a Roma, sono state prese 9.019 decisioni in merito allo status di rifugiato (nel 2003 le decisioni prese sono state 11.319 persone). Solo 781 delle 9.019 persone che hanno ottenuto lo status di rifugiato lo sono secondo quanto previsto dalla Convenzione di Ginevra. A 2.350 persone è stato riconosciuta invece una protezione indiretta, chiedendo alle questure di riferimento di rilasciare un permesso di soggiorno non definitivo per motivi umanitari.

In Alto Adige le persone assistite dal consultorio per rifugiati gestito dalla “Caritas” e finanziato dall’Assessorato provinciale alla sanità e politiche sociali nel periodo 01.01.2004 al 31.12.2004 sono state 289 uomini e 154 donne. Si tratta di 77 famiglie con 272 membri e di 171 persone singole. Dato che gli utenti si rivolgono più volte al consultorio, gli accessi sono stati 1.025. I richiedenti asilo provengono per la maggioranza dalle seguenti nazioni; Kossovo, 76, Turchia 65, Irak 48 Macedonia 45, fra questi si trovano parecchi appartenenti al gruppo dei Roma e dei Curdi.

La gestione dell’unico centro di asilo pubblico in Alto Adige, la cosiddetta caserma Gorio con 45 posti per richiedenti asilo, è assicurata dall’associazione “Volontarius” che si occupa dell’assistenza a persone in difficoltà, della rilevazione dei bisogni tramite primi colloqui e dell’accompagnamento dei richiedenti asilo nella soluzione dei loro problemi. Nell’anno 2004 sono state ca. 100 le persone assistite nel centro per rifugiati (54 uomini e 29 donne, in genere si tratta di nuclei familiari).

Nel corso del 2004 sono stati attivati, con notevole successo, anche alcuni importanti progetti per l’assistenza extrascolastica dei bambini rifugiati e per la gestione del tempo libero degli ospiti del centro”.

FG


Torna su

Foto 2015

Altre foto


Torna su