News 2015
Theiner: non ridurre le ore di ginnastica a scuola
Il ministro Letizia Moratti intende ridurre il numero di ore settimanale di educazione fisica nella scuola elementare e media e addirittura dimezzarlo nelle scuole superiori, sottolinea l'assessore provinciale alla Sanità Richard Theiner, per il quale si tratterebbe di un passo nella direzione sbagliata: "Incentivare la conoscenza è importante, ma il benessere dei nostri giovani deve restare una delle priorità."
Il progetto portato avanti dal ministro della pubblica istruzione Letizia Moratti per abbassare le ore settimanali di insegnamento dell'educazione fisica nelle scuole non è condiviso dall'assessore Theiner, il quale ricorda con preoccupazione che sempre più bambini e giovani soffrono di malattie riconducibili alla scarsa attività fisica e al poco movimento, un dato di fatto comprovato da numerosi studi scientifici, l'ultimo dei quali condotto dall'Istituto di Medicina dello Sport della rinomata Scuola superiore di sport di Colonia in Germania.Problemi di sovrappeso e di metabolismo tra gli studenti portano ad un aumento del rischio di infarto e a confrantarsi sin da giovanissimi con il diabete. "Per questo dobbiamo fare di tutto - spiega Theiner - affinché proprio i bambini, che hanno energia e un naturale impulso al movimento, non vengano frenati e limitati, cosa che purtroppo accade sempre più di frequente." Le cause, secondo l'assessore provinciale, sono molteplici: le lunghe ore seduti a scuola o davanti alla tv o ai videogiochi, i trasferimenti casa-scuola quasi sempre in macchina e di rado a piedi, locali e spazi non consoni a liberare i movimenti dei bambini.
La proposta del ministro alla Pubblica istruzione, Letizia Moratti, di ridurre le cosiddette ore di ginnastica a scuola va nella direzione sbagliata - ribadisce Theiner - in quanto la possibilità di movimento ed esercizio fisico ha benefici effetti sul corpo e sullo spirito dei ragazzi, ha una funzione di prevenzione contro il fumo e le dipendenze, aumenta il rendimento scolastico complessivo dello studente, sviluppa la socialità tra i ragazzi." Sono solo alcuni dei motivi, conclude Theiner nella sua presa di posizione, per cui gli studenti hanno bisogno di genitori ed educatori che riconoscano tali elementi positivi e che di conseguenza sappiano garantire loro tempi e luoghi adeguati per l'esercizio fisico. "Sono comunque fiducioso che l'autonomia della nostra Provincia offra spazi di manovra sufficienti per neutralizzare gli effetti negativi di questa parte della riforma scolastica."
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