Curiosi per natura
Vi ricordate il momento preciso in cui avete preso in mano il diploma e avete stretto la mano alla Commissione? Vi ricordate il susseguirsi delle emozioni nei momenti seguenti? L’adrenalina ancora in circolo, l’orgoglio stampato sul volto del nonno, l’agitazione che lentamente svanisce e il battito cardiaco che inizia a regolarizzarsi. E forse anche un pizzico di sollievo, per taluni, pensando di aver messo un punto al proprio percorso di studi.
Ben presto ci accorgiamo che la crescita e lo sviluppo della persona è un percorso infinito con molteplici sfaccettature. Gli esami non finiscono mai come ci insegna una vecchia commedia di Eduardo De Filippo. Dopotutto la curiosità contraddistingue l’uomo da sempre. Troviamo conferma di questa innata voglia di imparare nel proliferare di corsi di cucina orientale, nel desiderio di dare nuova vita a vecchi indumenti imparando a utilizzare una macchina da cucire, nel tentativo di imparare una nuova lingua per visitare paesi esotici e soddisfare il nostro bisogno di Wanderlust. Ce lo conferma quel desiderio innato di capire come funziona una bicicletta o il motore di un’automobile, che ci riporta indietro nel tempo, a quando sul tappeto di casa componevamo piccole costruzioni traballanti con i lego.