Buone pratiche

Qui troverete i progetti di integrazione e inclusione che hanno avuto successo in Alto Adige, ma anche a livello nazionale ed europeo. L'obiettivo è quello di condividere queste importanti esperienze in modo che possano essere adottate anche altrove. In questo modo è possibile sfruttare le sinergie e risparmiare tempo e costi.

Il Servizio di coordinamento per l’integrazione fornisce un sostegno finanziario e informativo alle organizzazioni che intendono avviare azioni e progetti finalizzati all’integrazione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e alla sensibilizzazione della popolazione autoctona.

Altri esempi di buona pratica sono presenti alla pagina "Migrazione e alfabetizzazione".

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Appartenenza religiosa

Da minaccia identitaria a strumento di integrazione e di promozione del bene comune

De-strumentalizzare la religione, ri-umanizzare i migranti e con loro creare uno spazio pubblico. Sono i concetti-chiave della ricerca multidisciplinare “Migrazioni e Appartenenze Religiose” che ha coinvolto una trentina di ricercatori, tra sociologi, filosofi, psicologi, giuristi, politologi, teologi, impegnati per un triennio. La ricerca è stata realizzata dall’Università Cattolica in collaborazione con la Cei.

I risultati dello studio sono raccolti in un volume di oltre 800 pagine pubblicato in inglese da Brill (Migrants and Religion: Paths, Issues, and Lenses) e disponibile in open access: una scelta intesa a promuoverne la lettura anche oltre i confini dell’Italia.

Fonte: Cinformi

DZ