Buone pratiche per l'integrazione in Alto Adige

Già da diversi anni sono presenti sul territorio provinciale azioni e progetti a livello locale a favore dell’integrazione sociale, lavorativa e culturale delle persone migranti che hanno deciso di stabilirsi in Alto Adige. In questa sezione vengono presentate alcune buone pratiche con l'obiettivo di valorizzare le esperienze attraverso la condivisione, affinché possano essere replicate o fungere da spunto in altri contesti territoriali.

Il Servizio di coordinamento per l’integrazione fornisce un sostegno finanziario e informativo alle organizzazioni che intendono avviare azioni e progetti finalizzati all’integrazione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e alla sensibilizzazione della popolazione autoctona.

Altri esempi di buona pratica sono presenti alla pagina "Migrazione e alfabetizzazione" e alla pagina della Commissione Europea.

Buone pratiche via email (iscriversi / disiscriversi alla newsletter)

Asilo, accoglienza, rimpatri: criticità "croniche" del sistema accoglienza in Italia

L'Italia è tra i Paesi più chiusi agli arrivi per motivi di lavoro - Lo studio di fondazione Moressa

“Negli anni in cui gli sbarchi erano ridotti a seguito degli accordi con la Libia, l’Italia non è riuscita a risolvere le criticità strutturali del sistema di accoglienza. L’inasprimento della normativa sul diritto d’asilo, con l’abolizione della Protezione Umanitaria, non è stato accompagnato da un aumento dei rimpatri dei migranti irregolari, determinando un aumento della presenza irregolare in Italia”. 
 
È quanto scrivono i ricercatori della Fondazione Leone Moressa nello studio “Asilo, accoglienza e rimpatri: le criticità (croniche) del sistema italiano”, nel quale si mette anche in relazione l’irregolarità con la sostanziale chiusura di canali di ingressi regolari per lavoro: "L’Italia è tra i Paesi europei più chiusi dal punto di vista degli arrivi di immigrati per lavoro, mentre sono proprio i Paesi dell’Est quelli con più ingressi regolari. Ad oggi, la quota maggioritaria degli ingressi in Italia è data dai ricongiungimenti familiari, che rappresentano quasi il 60% dei permessi totali”. 

DZ