Buone pratiche

Qui troverete i progetti di integrazione e inclusione che hanno avuto successo in Alto Adige, ma anche a livello nazionale ed europeo. L'obiettivo è quello di condividere queste importanti esperienze in modo che possano essere adottate anche altrove. In questo modo è possibile sfruttare le sinergie e risparmiare tempo e costi.

Il Servizio di coordinamento per l’integrazione fornisce un sostegno finanziario e informativo alle organizzazioni che intendono avviare azioni e progetti finalizzati all’integrazione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e alla sensibilizzazione della popolazione autoctona.

Altri esempi di buona pratica sono presenti alla pagina "Migrazione e alfabetizzazione".

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Conferenza dell'assessora Stocker sugli aiuti ai profughi in Alto Adige

L’assessora provinciale, Martha Stocker, ha illustrato questa mattina (21 dic.) il bilancio dell’attività svolta dal suo Assessorato a favore dei profughi e dei richiedenti asilo, nonché le prospettive per il prossimo anno. Presenti anche il direttore della Ripartizione politiche sociali, Luca Critelli, e Johanna Mitterhofer, dell’Istituto per i diritti delle minoranze dell’EURAC.

Il direttore Luca Criteli, l'assessora Stocker e la ricercatrice dell'EURAC, Mitterhofer, nel corso della conferenza stampa

Nel corso degli ultimi mesi l’aiuto e l’assistenza ai profughi in Alto Adige ha rappresentato una notevole sfida per la Provincia e le organizzazioni di volontariato. Attualmente sono circa 900 i richiedenti asilo presenti in Alto Adige (erano 303 all‘inizio dell‘anno 2015) nel corso dell‘anno sono state assegnate alla Provincia nel quadro delle quote statali complessivamente 1.152 persone. Attualmente a livello provinciale vi sono 14 strutture adibite all’accoglienza dei richiedenti asilo e la permanenza in tali strutture in media dura dai 15 ai 20 mesi.

Ogni giorno 70 – 100 profughi attraversano il nostro territorio nel loro viaggio verso Nord.  Presso il punto di appoggio attivato da maggio 2015 presso la stazione di Bolzano sono transitate dal maggio scorso circa 16.100 persone. Presso l’analoga struttura istituita nel dicembre 2014 al valico del Brennero sono transitate circa 25.900 persone, con una media giornaliera nel 2015 circa 75 persone in transito.

Questi i dati più significativi illustrati nel corso della conferenza stampa da parte dell’assessora provinciale, Martha Stocker, e del direttore della Ripartizione politiche sociali, Luca Critelli.

Nel suo intervento l’assessora Stocker ha ribadito che sia le strutture pubbliche della Provincia che delle associazioni di volontariato che hanno dato un contributo fondamentale alla gestione dell’accoglienza dei profughi, la “Volontarius” e la “Caritas” , si sono trovate a fronteggiare un flusso di persone notevole.

L’assessora ha inoltre voluto esprimere il proprio ringraziamento a tutti i numerosi volontari che con il loro impegno hanno reso possibile l’accoglienza di centinaia di persone in difficoltà.

Nel corso del 2015 si è quindi puntato in primo luogo allo  sviluppo dell‘organizzazione, all’individuazione ed attivazione di nuove strutture di accoglienza, alla gestione della situazione dei profughi in transito. Parallelamente è stato avviato l’impegno sulle tematiche “lavoro“ ed “abitazione“ dopo l‘uscita dalle strutture di accoglienza ed un’attenzione particolare è stata dedicata all’informazione e sensibilizzazione della popolazione.

Nel corso del 2016 si proseguirà sui questi binari cercando di individuare ulteriori strutture nei Comuni dove aprire nuove strutture di accoglienza, proseguirà la gestione della situazione dei profughi in transito e verranno ulteriormente sviluppate le tematiche riguardanti il lavoro e la situazione abitativa di coloro che lasciano i centri di accoglienza. Proseguirà inoltre l’opera di informazione e di sensibilizzazione  nei confronti della popolazione.

Durante la conferenza stampa è stata inoltre presentata da Johanna Mitterhofer una pubblicazione edita dall’Istituto per i diritti delle minoranze dell’Accademia Europea di Bolzano (EURAC) dal titolo “Richiedenti asilo e rifugiati in Alto Adige” che sarà a disposizione degli interessati in forma di pdf sul sito della Ripartizione politiche sociali della Provincia e dell’EURAC. Il testo è allegato al presente comunicato.

 

FG

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