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La ricamatrici

Busti di due donne raffigurate frontalmente intente a ricamare. Le figure e lo sfondo sono realizzati con nette campiture cromatiche. L'opera è firmata con il cognome dell'artista in basso a sinistra ed è racchiusa entro una cornice lignea dipinta.

Denominazione oggetto:
dipinto
Numero d'inventario:
D-118
Autore:
Socin, Tullia
Data:
1950 - 1951
Materiale:
tela
Tecnica:
dipinto (olio)
Istituzione:
Fondazione Socin
Dimensioni:
Opera altezza 58 cm, Opera larghezza 68 cm, con cornice altezza 64 cm, con cornice larghezza 74 cm
Note storico-critiche:
"Le ricamatrici" è un'opera proposta da Tullia Socin, assieme a "La sera sulla villa", "L'altalena" e "Case sotto il sole", in occasione della seconda edizione del Premio per le Pittrici di Bolzano del 1952, che a differenza della prima è aperta anche a una partecipazione internazionale. La giuria, composta da Walter Ammon. Vittorio Emanuele dei conti Barbeaux, Palma Bucarelli, Pierre Courthion, Sepp Kienllechner, Carlo Mutinelli, Giuliana Rosh e Stefano Cairola - premia la seguenti artiste: Valentine Prax (Premio Città di Bolzano), Huguette Arthur Bertarand e Mitty Risi ex aequo (Premio Dolomiti) tra le pittrici straniere; Rita Saglietto (Premio Città di Bolzano), Renata Boldrini e Tullia Socin ex aequo (Premio Alto Adige), Sara Campesan (Premio dolomiti) tra quelle italiane. Il gruppo di opere è particolarmente rappresentativo di quella fase stilistica di Tullia Socin, identificabile come uno dei suoi momenti più felici della sua ricerca. Dal 1947 circa l'artista adotta infatti un lessico di matrice postcubista, che guarda in particolare a Braque (come emerge chiaramente in "Stilleben", che riprende "Broc et trois bouteilles, 1908. dello Stedelijk Museum).

 

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