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padre figlio padre

Ed. P.A.

Cartella in cartoncino contenente un foglio piegato in due con un testo di Tahar Ben Jelloun, un poema di Alda Merini ed una piccola fotografia di Gianni Gangai all'interno.

La cartella è stata realizzata in 120 esemplari con numerazione araba (1 - 120) e 30 esemplari con numerazione romana (I - XXX) per gli amici del collezionista milanese Paolo Della Grazia (Archivio di Nuova Scrittura) in occasione del Natale 1995. La cartella è stata stampata da Giorgio Lucini, mentre la stampa fotografica è dovuta alla collaborazione di Maurizio Sibaud.

Sul frontespizio della cartella le indicazioni:
"GIANNI GANGAI /
padre figlio padre /
ANS
Archivio di Nuova Scrittura /
Milano 1995".

Sulla seconda di copertina un testo di Tahar Ben Jelloum ed il poema di Alda Merini:
"Se tutto un infinito /
ha potuto raccogliersi in un Corpo, /
come da un corpo /
disprigionare non si può l'Immenso?".

Sotto, un breve pensiero dell’autore:
"A occhi chiusi, prima di addormentarsi, a volte sento la tua voce."

All'interno un'opera di Gianni Gangai composta da una piccola fotografia in bianco e nero di se stesso, nudo, in posizione fetale.

Denominazione oggetto:
fotografia, grafica
Numero d'inventario:
ANS944
Autore:
Gangai, Gianni
Collezione:
Archivio di Nuova Scrittura, Collezione Museion
Data:
1995
Materiale:
carta
Tecnica:
fotografato (fotografia in bianco e nero)
Istituzione:
Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
Dimensioni:
cartella altezza 34.3 cm, cartella larghezza 24.3 cm, grafica altezza 33.7 cm, grafica larghezza 24 cm, fotografia altezza 4.9 cm, fotografia larghezza 4.7 cm

 

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