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Lotta Poetica

Poem # 3

Foglio di carta bianco con in alto l'intestazione in stampatello maiuscolo color oro: "LOTTA POETICA".
Al centro un testo in lingua inglese scritto a matita in corsivo: "Poem # 3 / Today, October 17, 1983 / I, the undersigned Isaia Mabellini / (Sarenco in art) / by profession, a poet, / am sitting here, anxiously, / on my leather sofa / designed by Claudio Salocchi / in my country house / drinking a glass of red wine / pressed on my very own grapes - / after being a rebel in 1968, / a wild-cat striker and Marxist-lininist, / an expert in mass-media / and global countestation - / I sit here, as I said, anxiously, / drinking my wine / to your health / and waiting for the outbreak / of the Third World War - / Sarenco 1983".
In alto, a sinistra é stata applicata una foglia secca.
A piè di pagina la scritta stampata: "LOTTA POETICA villa colleoni 7 37031 ILLASI - Verona Italy 045/7834304".

Denominazione oggetto:
grafica
Numero d'inventario:
ANS834b
Autore:
Sarenco
Collezione:
Archivio di Nuova Scrittura, Collezione Museion
Data:
1983
Materiale:
carta, matita, Blatt
Tecnica:
scritto, incollato
Istituzione:
Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
Dimensioni:
opera altezza 29.2 cm, opera larghezza 20.5 cm, cornice altezza 34.5 cm, cornice larghezza 26 cm, cornice profondità 2.5 cm
Parola chiave:
Poesia Visiva, Mail Art
Note storico-critiche:
Il testo in lingua inglese di quest'opera si ritrova tradotto in lingua italiana nell'opera ANS834c "Poema # 4"., Nel giugno del 1971 uscì il primo numero di Lotta Poetica, una rivista mensile multilingue di poesia e arte d’avanguardia nata dal sodalizio tra l’artista italiano Sarenco (Isaia Mabellini) e l’artista belga Paul De Vree. La rivista, uscita in tre serie (fino al 1987), doveva essere espressione del movimento internazionale di Poesia Visiva mostrandone i protagonisti, le opere, le mostre e le ricerche. Già al primo numero parteciparono, come redattori e redattrici corrispondenti, numerosi artisti e artiste, poeti e poetesse europei ed europee, ma anche del Nord e Sud America e Giappone. Il titolo scelto dalla rivista doveva rendere testimonianza dell’attività di denuncia e di lotta poetico/politica ingaggiata dal gruppo direzionale della rivista contro l’arte istituzionalizzata e le operazioni di mercato mascherate da operazioni culturali. Per finanziare la rivista, Sarenco inviava agli artisti e alle artiste una lettera con un foglio bianco intestato chiedendo di intervenire e poi di rimandare i vari contributi.

 

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