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Die Göttliche Komödie I. Teil - Inferno

Ed. 19/46

Cartella contenente 35 acqueforti su carta con illustrazioni riferite all'Inferno della 'Divina Commedia' di Dante.
Ciascun foglio presenta firma e tiratura a matita e la data, la firma e l'indicazione del singolo Canto incisi sulla lastra. Le scritte sono state incise sulla lastra in corsivo e risultano specchiate sulle stampe.

La cartella venne realizzata a Bolzano e a Vienna nel 1995 - 1996 in edizione unica con 46 esemplari a numerazione araba e 14 esemplari a numerazione romana. La stampa delle acqueforti è stata realizzata da Walter Fischer (Vienna) su carta Hahnemühle antik 300g. Le cartelle sono state ideate e realizzate da Ernst Ammering (Ried).
Le lastre di zinco originali si trovano al Rupertinum di Salisburgo.
Edizione della Galleria Ernst Hilger/Vienna in collaborazione con Peter Infeld.

Denominazione oggetto:
grafica
Numero d'inventario:
1589
Autore:
Vallazza, Markus
Collezione:
Collezione Museion
Data:
1995 - 1996
Materiale:
carta
Tecnica:
stampato (acquaforte)
Istituzione:
Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
Dimensioni:
acquaforte (cad.) altezza 55 cm, acquaforte (cad.) larghezza 45 cm, riquadro (cad.) altezza 30 cm, riquadro (cad.) larghezza 28 cm
Note storico-critiche:
"[…] Stimato come uno dei massimi incisori europei, noto come uno dei massimi commentatori 'per immagine' di opere letterarie di immenso valore culturale, dal Don Chisciotte, ultima fatica, alla Divina Commedia appunto, Markus Vallazza ha realizzato con il suo potente segno creativo uno straordinario racconto della 'commedia umana', contenuto in opere di inestimabile valore emozionale e artistico. Non c’è chi non possa vedere come l'inesauribile fonte di ispirazione, tratta dai massimi testi letterari della storia occidentale, abbia trovato proprio grazie alla sua penna un altrettanto inesauribile cantore, in alcuni punti del suo racconto per immagini addirittura più intenso e incisivo, nell'interpretazione, di quanto la stessa prosa dei sommi Maestri ci ha saputo trasmettere. Incrociare la storia di un'antichissima tradizione incisoria tedesca con l'afflato spiritualista della parola dantesca è stata una prova che solo l'audacia di pochi autori ha potuto superare e, tra questi, non c’è dubbio che Vallazza esca più di altri vincitore, sia per la sua straordinaria sensibilità interpretativa del testo letterario che per l'eccelsa qualità della sua stessa rappresentazione." (Gabriella Belli in Markus Vallazza, La divina commedia - Die Göttliche Komödie, Skira, Milano 2007, prologo)

 

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