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Pferdekopf

Matrice in legno per xilografia: testa di cavallo

Denominazione oggetto:
oggetto
Numero d'inventario:
512
Autore:
Moser, Carl
Collezione:
Collezione Museion
Data:
1917
Materiale:
legno
Tecnica:
intagliato
Istituzione:
Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
Dimensioni:
matrice altezza 42 cm, matrice larghezza 37.5 cm, matrice profondità 2.7 cm
Note storico-critiche:
La maggior parte delle silografie di Carl Moser, entrate nella collezione di Museion nel 1986, provengono dalla collezione della famiglia Fussenegger.
L'opera grafica di Moser comprende tre grandi temi:
Il primo comprende le diverse raffigurazioni della vita degli abitanti della Bretagna. Con un'arte narrativa che pare quasi oggettiva, Moser racconta quelle attività profondamente radicate nella tradizione, che caratterizzano la modesta quotidianità dei pescatori. Sapendo cogliere il dettaglio del momento, afferra le caratteristiche degli uomini senza disturbarli nella loro anonimità. Moser riesce a disegnare un quadro che si distingue per la ricchezza dei particolari esteriori come il costume tradizionale o le cuffie e gli scialli leggendari.
In modo analogo si possono considerare anche le silografie relative al secondo grande tema: il Sudtirolo ed i suoi abitanti. Anche qui la concentrazione viene rivolta all'elemento decorativo degli abiti variopinti – il costume tradizionale, ma nelle famose opere "Sarner" (Abitanti di Sarentino), "Seiser Bauern" (Contadini di Siusi), "Mädchen aus Jenesien" (Ragazze di San Genesio) in primo piano si trova l'essere umano. L'anonimità che irradiano le raffigurazioni di uomini della Bretagna, e che senza dubbio è dovuta al fatto che essi vengono discretamente ripresi di lato o di spalle, nei "quadri di contadini" sudtirolesi lascia il posto ad un accostamento all'arte del ritratto.
Le diverse rielaborazioni del motivo "Paradiso" conducono al terzo grande tema, le raffigurazioni di animali di Moser. Con i soggetti gravidi di simboli per pavone, del fenicottero o della gru, Moser si inserisce nell'elenco dei grandi rappresentanti dello Jugendstil. Nelle numerose versioni, Moser, oltre a riprendere formalmente la silografia giapponese, prova le combinazioni di forma, colore e superficie. Lo sviluppo voluto di ornamenti e decorazioni raggiunge il culmine nelle diverse "versioni di pavone", le più ricche di varianti.
(Maireth, Elisabeth: Carl Moser 1873 – 1939 anlässlich der Ausstellung im Schloss Kastelbell, Bolzano, Athesia 2006, pag. 19-22)

 

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