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Vasi comunicanti

Scultura in metallo patinato con colore a cera nero, con forma a cuneo, dal margine destro arrotondato e dal margine sinistro cavo, tagliato a sezione trasversale, all'interno del quale si colloca una piccola scultura raffigurante una figura mitologica: un centauro con coda terminante a chela di granchio. Sulla parte frontale della scultura è innestato un pezzo di legno completamente dipinto con colori molto diluiti: su un fondo scuro sono rappresentate varie figure mitologiche in sequenza. La parte sinistra della raffigurazione termina con una chela ingrandita di colore rosa, la cui ombra si espande su un fondo prospettico rosso.

Denominazione oggetto:
scultura
Numero d'inventario:
1554
Autore:
Maraniello, Giuseppe
Collezione:
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
Data:
1994
Materiale:
bronzo, legno, colore
Tecnica:
dipinto
Istituzione:
Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
Dimensioni:
opera altezza 8 cm, opera larghezza 78 cm, opera profondità 18 cm
Note storico-critiche:
"[...] Una pagina bianca, incontaminata si dispone sopra la parete, così da farsi riconoscere per pittura; ma, di lato, essa discopre uno spazio sottostante, un interstizio popolato di figure che si è obbligati a qualificare con il nome di scultura. Ed ecco che l'una e l'altra faccia: il sopra e il sotto, il dritto ed il rovescio, l'uno e il suo doppio interagiscono insieme; ecco che la scultura 'preme' sulla superficie della pittura, 'agisce' su di essa fino a provocarne una trasfigurazione in qualcos'altro che non è più pittura e non è scultura ma un luogo intermedio tra le due: luogo dell'immaginazione ancora prima che della forma, territorio mentale, prima ancora che effigie materiale. È, tale territorio, questo luogo di scambi continui di sembianti e di intenzioni, quello a cui, credo, Maraniello vuole alludere con il titolo di 'vasi comunicanti': scambi di proprietà linguistiche ma anche di virtù immaginative, che determinano una coincidenza dei divergenti codici di cui l'uno assorbe l'altro e vi si proietta, essendo ciascuno dell'altro il doppio: a un tempo, l'antagonista e il complemento, l'opposizione e la giustificazione." (Pier Giovanni Castagnoli, Maraniello. Vasi comunicanti, Charta, Milano 1993)

 

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