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Blues - Dark was the night, cold was the ground

Schizzo di una scultura di tubi di neon, da realizzare nel 2015 nelle misure 1,40 m di altezza, 1,20 m di larghezza e 3,75 m di lunghezza. In basso a destra firma d’autore, data e didascalie scritte con matita: “NOME CARLO SPERANZA, ANNO 2014, TITOLO, TECNICA TUBI NEON, TONDINO, DIMENSIONI CM 375 x 140 x 120, ANNO PRODUZIONE 2015, SERIE 5 DISEGNI, 2 SCULTURE”. Edizione 1/4 + 1 A.P. Disegno presentato alla mostra collettiva “Bildhauerzeichnung – Il disegno degli scultori” presso la Kunsthalle Eurocenter a Lana, dal 3 al 12.10.2014.

Denominazione oggetto:
disegno (arte)
Numero d'inventario:
247074
Autore:
Speranza, Carlo
Collezione:
Acquisto di opere d'arte, Ripartizione Cultura Tedesca
Data:
2014
Materiale:
matita, matita colorata, carta
Tecnica:
disegnato
Istituzione:
Ufficio provinciale Patrimonio
Dimensioni:
altezza 67 cm, larghezza 95 cm, con cornice altezza 70 cm, larghezza 96 cm, profondità 3.5 cm
Parola chiave:
altro
Note storico-critiche:
Nei suoi disegni e oggetti, Carlo Speranza crea un mondo di immagini enigmatico e ironico. “Dark Was the Night, Cold Was the Ground” è in assoluto una delle prime canzoni blues registrate, ed è stata scritta da Blind Willie Johnson. Fa parte del disco d’oro “Voyager Golden Record”, che si trova a bordo delle due sonde spaziali interstellari Voyager 1 e 2. Questo disegno, realizzato dall’artista per lo studio di una scultura, mostra un aratro fabbricato con tubi al neon. Poiché illumina l’oscurità dello spazio, per Carlo Speranza diventa il simbolo della specie umana. (Günther Oberhollenzer, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 226)

 

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