- Denominazione oggetto:
- scultura
- Numero d'inventario:
- 239753
- Autore:
- Leimer, Sonia
- Collezione:
- Acquisto di opere d'arte, Ripartizione Cultura Tedesca
- Data:
- 2012
- Materiale:
- acciaio, calcestruzzo (beton, cemento armato), acciaio inossidabile
- Tecnica:
- rivettato, fuso (in uno stampo)
- Istituzione:
- Ufficio provinciale Patrimonio
- Dimensioni:
- à altezza 43 cm, larghezza 25 cm, profondità 22 cm, catena lunghezza 156 cm
- Parola chiave:
- astratto
- Note storico-critiche:
-
L’occupazione dello spazio come processo sociale e sociopolitico è un tema ricorrente nelle opere di Sonia Leimer. I segnaposto marcano simbolicamente uno spazio vuoto, riservano provvisoriamente uno spazio (fisico) e lo tengono libero. Le opere scultoree della serie “Platzhalter” (segnaposto) si ricollegano a questa idea e rappresentano a loro volta qualcosa di mutabile, di (non ancora) definito. Materiali come cemento, asfalto o barre di rinforzo provengono da contesti urbani di strade ed edifici, e quindi, a loro volta, da aree di esperienza spaziale e composizione degli ambienti. I “Platzhalter” articolano codici spaziali e materiali, nonché schemi di azione per responsabilità territoriali e tracciamento di confini come variabili idiosincratiche e autoreferenziali. (Marion Piffer Damiani, in „Arbeiten. Lavori in corso II”, Bolzano 2020, p. 126)
Il “Platzhalter” (segnaposto) è parte di un gruppo di oggetti di Sonia Leimer e sinonimo di contemporaneità di situazioni legate al proprio tempo. Oltre ad implicare uno spazio, qui e ora, esso rimanda a qualcosa di futuro o già passato. Il fascino del segnaposto consiste nel creare uno spazio immaginario che supera i confini del oggetto stesso, dimostrando come una minima presenza spaziale possa dare origine a una superficie molto ampia. (Christina Nägele, „Panorama 4. Arte nuova in Alto Adige“, Forte di Fortezza 2012)
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