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On my father death

Floating-Mental-Theatre Box

Entro cassettina di legno bianco dipinto e con recto in vetro è fissata alla base (a destra) un'immagine a mo' di piccola marionetta raffigurante un uomo. Quest'immagine è tesa con un filo bianco, la cui estremità viene tenuta (passando anche tramite un gancio posto all' interno del coperchio) dalla mano di una delle due figure fotografate poste sullo sfondo. Sul lato interno destro della cassettina è collocata la foto in bianco e nero di un uomo. Il suo cappotto è stato ritagliato per farlo sembrare aperto. All´ interno si legge (inchiostro nero, in corsivo):
"but / life.. / ah! / it´s empty / white / hath[...] in / hore".
Sul lato interno sinistro della cassettina è posizionata la foto in bianco e nero di un uomo. Il suo busto è stato ritagliato; nella mano sinistra regge un filo bianco, la cui estremità è fisstata alla mano della seconda figura fotografata presente sullo sfondo della teca. All' interno del busto ritagliato, in prossimità della testa si legge (inchiosto nero, in corsivo):
"ah! Auguste / mon enfant.. / je disparain / de ta vue – je / suis de'tackt[...]" e accanto: "Back – in / your absence / I'll keep / your word".
[...] [testo parzialmente illeggibile]

Denominazione oggetto:
assemblage
Numero d'inventario:
ANS1297
Autore:
Arias-Misson, Alain
Collezione:
Archivio di Nuova Scrittura, Collezione Museion
Data:
1977
Materiale:
legno, vetro, carta, filo
Tecnica:
montato (assemblage), incollato, ritagliato, fotografato (fotografia in bianco e nero), fotografato (fotografia a colori), scritto
Istituzione:
Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
Dimensioni:
teca altezza 21.5 cm, teca larghezza 26.5 cm, teca profondità 14 cm
Parola chiave:
Poesia Visiva
Note storico-critiche:
"Nel caso di Arias Misson - di cui sono ben noti i precedenti complessi lavori sempre molto accentuati sul versante iconologico, - queste interessanti "Mental - Theatre Boxes", rivelano un'altra dimensione, questa volta, oltre che letteraria, "teatrale" o se vogliamo scenografica del suo operare; come del resto precisa lo stesso autore: 'Questo "teatro" è una sorta di "scatola" implosa; uno spazio semi-reale di figure a rilievo che tra di loro interagiscono. Il testo (verbale) crea dei vuoti nello spazio dell'immagine, vuoi accompagnando il suo spazio o suggerendo metafore, analogie o altre figure retoriche...". (Gillo, Dorfles; Archivio di Nuova Scrittura - Sei Lirici della Poesia Visuale Internazionale; Milano 1990, pag. 12)

 

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