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Ghost in the Machine

Calco di una scultura antica raffigurante la dea Atena legata ad un frigorifero con una corda.

Denominazione oggetto:
installazione, scultura
Numero d'inventario:
CV2
Autore:
Durham, Jimmie
Collezione:
Collezione privata
Data:
2005
Materiale:
corda, metallo, materia plastica
Tecnica:
montato
Istituzione:
Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
Dimensioni:
Atena altezza 173 cm, Atena larghezza 52 cm, Atena profondità 28 cm, frigorifero altezza 144 cm, frigorifero larghezza 53 cm, frigorifero profondità 54 cm
Note storico-critiche:
Con le sue opere Jimmy Durham ha contribuito a rivelare i pregiudizi ideologici su cui si fonda la cultura occidentale. Discendente degli indiani Cherokee, Durham decostruisce gli stereotipi verso l’altro iscritti nel modernismo, a partire dalla fascinazione per il primitivismo. L’artista produce spesso installazioni attraverso materiali di scarto, con un approccio ecologico. Negli anni ottanta la sua opera costringe l’elitario sistema artistico statunitense, prevalentemente bianco, a riconoscere l’esistenza di artisti e artiste tra i nativi.
L’opera "Ghost in the Machine" riprende il titolo dal libro di Arthur Koestler "Il fantasma dentro la macchina" (1967) dedicato al superamento della dualità cartesiana del corpo e della mente. La scultura di Atena, dea greca della conoscenza e della tecnologia, è legata a un frigorifero che ricorda un plinto. Pronti per essere scartati o appena recuperati, gli oggetti interrogano il potere della conoscenza, la sua insita violenza ma anche obsolescenza, come testimoniato dai musei.

 

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