assemblage
L'opera è composta da tasselli quadrati di dimensioni varie profondi circa un centimetro. Su questi tasselli l'artista ha riportato, ingrandendole, le scritte di una fattura di ristorante. La fattura originale è posta a destra, incollata su un tassello rettangolare.
- Denominazione oggetto:
- assemblage
- Numero d'inventario:
- ANS297
- Autore:
- Mesciulam, Plinio
- Collezione:
- Archivio di Nuova Scrittura, Collezione Museion
- Materiale:
- legno, carta
- Tecnica:
- fotografato, incollato
- Istituzione:
- Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
- Dimensioni:
- cornice altezza 70.2 cm, cornice larghezza 70.2 cm, cornice profondità 3 cm
- Note storico-critiche:
-
"Macroscopia del segno precario"
(Solimano, Sandra; Plinio Mesciulam - Mostra antologica 1949-1994; Electa; Milano 1994; pag.96-104).
"[...] è certo che la teorizzazione maltesiana (Corrado Maltese) sull´iconicità del segno e sulla semiologia del messaggio oggettuale si intreccia [...] con la ricerca di Mesciulam, [...] per arrivare alle soglie del '74 (nel febbraio) alla Macroscopia del segno precario. Il passaggio dal medium pittorico a quello fotografico (tutt'altro che imprevedibile visto che da anni Mesciulam stava di fatto utilizzando il meccanismo dell´ingrandimento fotografico) sottintende un più significativo passaggio di odine concettuale [...] . [...] L´operazione dell´artista che fotografa e ingrandisce dettagli e particolari di scrittura del messaggio quotidiano (la nota della spesa o la ricetta medica, come il timbro o lo svolazzo della firma di un anonimo funzionario su un documento) intende infatti azzerare i contenuti di comunicazione intenzionale di quel messaggio "a funzione pratica preminente", per concentrare l'attenzione sul messaggio non intenzionale del segno."
(Solimano, Sandra; Plinio Mesciulam - Mostra antologica 1949-1994; Electa; Milano 1994; pag. 29).
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