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Il tempo

Racconto Materico

Un racconto intitolato "Il tempo.", realizzato ad acrilico nero su tavola in legno:

" 'Il tempo.' /
Aveva 3 anni e qualche mese e qualche giorno. /
D'estate lo portavano in campagna e lo metteva /
no a giocare /

Giocava attento, il volto serio, al centro del suo quadrato. Ogni volta che si /
che si accorgeva di essersi spostato che si accorgeva di essersi spostato dal /
centro, si affrettava a tornarvi. Giocando, però di nuovo si spostava /

E, di nuovo, giocando lasciava il /
ma appena se ne accorgerva si affr /

su di una terrazza quadrata dal pavimento di legno. In lontananza /
dominavano alte le montagne. Gli davano un uovo di legno dal quale /
traeva degli animali intagliati. /

dal centro; ma non appena se ne accorgeva, si affrettava a tornarvi. /
E, di nuovo, giocando lasciava il centro; ma appena se ne accorgeva /
si affrettava a tornarvi."

All'interno del testo, cinque figure di animali in legno (cane, coniglio, gatto, oca, tigre) applicate sulla tavola.
In basso, a destra, un timbro con la scritta:
"RACCONTO MATERICO",
e a sinistra:
"CARREGA IMPRIMAVIT"
e la firma dell'artista (penna a sfera).

Denominazione oggetto:
assemblage
Numero d'inventario:
ANS1485
Autore:
Carrega, Ugo
Collezione:
Archivio di Nuova Scrittura, Collezione Museion
Materiale:
legno, colore acrilico
Tecnica:
scritto, stampato (timbro), intagliato, incollato
Istituzione:
Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
Dimensioni:
opera altezza 40 cm, opera larghezza 180 cm, opera profondità 2.5 cm
Parola chiave:
Poesia Visiva
Note storico-critiche:
Nelle opere di Carrega colori, segni grafici e materiali diversi (carta, plastica, legno …) abbinati a parole, composizioni poetiche, slogan, collocati sul foglio o sulla tela, trovano un inedito ordine spaziale. Carrega sperimentando le questioni linguistiche poste dal fare poesia, reinterpreta la scrittura sondandone le caratteristiche fonetiche e visive. Sulla base delle esperienze di poesia visiva, formula la dizione di Nuova Scrittura (1967) che rappresenta una formula riassuntiva della sua ricerca finalizzata a stabilire inaspettati rapporti semantici tra i segni alfabetici, organizzati in parole e frasi, e gli altri segni linguistici, di carattere spesso materico come sassi, legno, grumi di colore. Si realizza così un tessuto narrativo che accoglie una sequenza libera di colori, immagine e segni che costruiscono e raccontano una storia.

 

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