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Il mio maestro è Sengai

Piccola spugna secca incollata su tavola di legno dipinta di bianco. Nell'angolo in basso a destra la scritta stampata:
"Il mio maestro ha detto: /
"Guarda il mare. /
Di che colore è /
la sua acqua sempre diversa?" /
Adesso /
che Lui è morto /
io penso alla Vita."

Denominazione oggetto:
assemblage
Numero d'inventario:
ANS849
Autore:
Carrega, Ugo
Collezione:
Archivio di Nuova Scrittura, Collezione Museion
Data:
1980
Materiale:
spugna naturale, legno, tempera
Tecnica:
incollato, dipinto, scritto
Istituzione:
Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
Dimensioni:
tavola altezza 24.5 cm, tavola larghezza 17 cm, tavola profondità 3 cm
Parola chiave:
Poesia Visiva
Note storico-critiche:
Nelle opere di Carrega colori, segni grafici e materiali diversi (carta, plastica, legno …) abbinati a parole, composizioni poetiche, slogan, collocati sul foglio o sulla tela, trovano un inedito ordine spaziale. Carrega sperimentando le questioni linguistiche poste dal fare poesia, reinterpreta la scrittura sondandone le caratteristiche fonetiche e visive. Sulla base delle esperienze di poesia visiva, formula la dizione di Nuova Scrittura (1967) che rappresenta una formula riassuntiva della sua ricerca finalizzata a stabilire inaspettati rapporti semantici tra i segni alfabetici, organizzati in parole e frasi, e gli altri segni linguistici, di carattere spesso materico come sassi, legno, grumi di colore. Si realizza così un tessuto narrativo che accoglie una sequenza libera di colori, immagine e segni che costruiscono e raccontano una storia.

 

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