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Appendice per una supplica

Una fotografia e due disegni incolonnati.
La fotografia rappresenta una televisione marca Sony che trasmette l'immagine del video-opera "Appendice per una supplica" presentata nel 1972 alla XXXVI Biennale di Venezia, nella sezione Performance e Videotape, curata da Gerry Schum. Si tratta di uno dei primi video della storia dell'arte contemporanea.
Al centro il disegno raffigurante l'immagine delle mani. Il disegno è stato realizzato con scritte a penna in corsivo, tracciandone solo i contorni. In basso un foglio di carta con delle linee che tracciano il contorno della prima immagine.

Denominazione oggetto:
fotografia, grafica
Numero d'inventario:
ANS810
Autore:
La Rocca, Ketty
Collezione:
Archivio di Nuova Scrittura, Collezione Museion
Data:
1974
Materiale:
carta, penna a sfera
Tecnica:
scritto, disegnato, fotografato (fotografia in bianco e nero), incollato
Istituzione:
Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
Dimensioni:
cornice altezza 40 cm, cornice larghezza 19.4 cm, cornice profondità 1.4 cm, foto/disegni (cad.) altezza 12.5 cm, foto/disegni (cad.) larghezza 17.5 cm
Note storico-critiche:
"Si tratta di una denominazione, che indica una forte volontà di richiamo e che trae, in parte, la propria origine dalla tradizione religiosa; le protagoniste dell'azione sono [...] le mani, le nostre 'appendici' comunicative. Appendice per una Supplica è il titolo del video-opera, che venne presentato nel 1972 alla XXXVI Biennale di Venezia, nella sezione Performance e Videotape, [...] ed è anche il titolo di una serie di opere e di studi che svolgono e rielaborano la medesime tematiche iconografiche di questo. [...] Fin dal 1971 con il lavoro svolto in [...] Appendice per una supplica, La Rocca, aveva realizzato una grande quantità di opere, che partivano da uno studio ossessivo sulle molteplici possibilità di rappresentazione offerte dal corpo umano. [...] l'artista sembrava particolarmente attratta dal significato espressivo delle mani [...]."
(Omaggio a Ketty La Rocca; Catalogo delle mostre tenute a Roma e Monsummano Terme nel 2001; Pacini Editore 2001, pag. 89, 101)

"Esponente della neoavanguardia italiana, Ketty La Rocca è stata una figura singolare nel panorama artistico italiano tra gli anni ‘60 e ‘70. Attraversando diverse esperienze artistiche, ha sempre lavorato mescolando linguaggi e codici, differenti media dalla scultura ai collage di testi e immagini, alla fotografia e alla performance per elaborare un linguaggio autonomo. Agli inizi degli anni ’70 si concentra sul linguaggio dei gesti. A partire dall’unico video realizzato dall’artista, Appendice per una supplica, produce una serie di lavori in cui analizza non solo le dinamiche relazionali donna-uomo, ma soprattutto il linguaggio pre-verbale. La fotografia diventa per l’artista funzionale a comporre un personale catalogo per rivalutare la gestualità intesa come rivincita della corporeità repressa, come atto di insurrezione contro il primato del linguaggio verbale ormai incapace di veicolare significati autentici. In You, La Rocca usa la fotografia per ritrarre le mani tese, a pugno, unite, sovrapposte, incrociate e intrecciate con quelle di altri. Alle mani sono associate didascalie composte da frammenti testuali, riportate direttamente sull’immagine quasi a volerla ridefinire con il segno grafico: confrontate con la pregnanza espressiva dei gesti, le parole appaiono assolutamente vuote, prive di valore comunicativo." (Mostra "La forza della fotografia. Opere dalla Collezione Museion", Museion, 25.11.2016 – 17.09.2017)

 

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