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Identificazioni politiche: Aldo Albanese

Serigrafia su tela con l'immagine fotografica in bianco e nero di Aldo Albanese, maresciallo della Questura di Brescia. In basso al centro è presente una breve scheda sull'uomo:
"nome / name: aldo albanese
nationality: italiana
adresse: via vighenzi 22 / 25100 brescia
tèlèphone: 030 - 47704
professione: maresciallo della questura di brescia, capo della squadra / politica, nemico del popolo, agente della c.i.a. in italia; è responsabile / di parecchie denunce politiche contro operai, studenti ed il sottoscritto.
sarenco / 1971 / italia / dalla serie: «identificazioni politiche»".
La tela è inoltre firmata e datata in basso al centro.

Denominazione oggetto:
fotografia
Numero d'inventario:
1003
Autore:
Sarenco
Collezione:
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
Data:
1971
Materiale:
tela
Tecnica:
stampato (serigrafia)
Istituzione:
Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
Dimensioni:
cornice altezza 91.3 cm, cornice larghezza 66 cm, cornice profondità 2 cm
Parola chiave:
Poesia Visiva
Note storico-critiche:
"[...] Sulle posizioni barricadiere di Miccini e Pignotti troviamo anche Sarenco, animatore del mensile "Lotta Poetica" e operatore culturale estroverso e dotato di un notevole senso dello spettacolo. Ne fanno fede sia le azioni eseguite in pubblico, come i poemi gonfiabili e le trascrizioni di classici della poesia, sia il costante processo di identificazione tra il far poesia e l'evento autobiografico che Sarenco attua rendendo pubbliche la propria infanzia ("Non eravamo poeti", 1971), la corrispondenza privata ("Gianni Bertini a Sarenco, 20/9/1971", "L'amico Bory mi scrive ...", 1971), l'impegno di militante politico (la schedatura del capo della squadra politica di Brescia, della serie "Identificazioni politiche", 1971 e le conseguenti disavventure ("Materiale cartaceo sequestrato dai carabinieri al poeta Sarenco", 1972). Questa coincidenza tra poesia e poeta evidenzia il suo impegno politico come componente persistente e inscindibile del suo impegno poetico, che Sarenco applica ai mass-media con un fervore iconoclasta da rivoluzione culturale. [...]"
(tratto da: Favari, Pietro "Strumenti verbali e iconici nella scrittura poetica italiana dal 1895 ad oggi", n. 70 della rivista D'ARS, luglio 1974)

 

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