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La sicurezza

Figura di donna stilizzata in piedi, lo sguardo rivolto verso l'alto. La superficie è stata lavorata e presenta incisioni orizzontali nella parte del petto e incisioni verticali nella parte dei piedi.

Denominazione oggetto:
plastica
Numero d'inventario:
157718
Autore:
Muss, Guido Anton
Collezione:
Guido Anton Muss
Data:
1973
Materiale:
gesso
Istituzione:
Ufficio provinciale Patrimonio
Dimensioni:
altezza 70 cm
Parola chiave:
figurativo
Note storico-critiche:
La Sicurezza
L’artista recupera in quest’opera la scultura cicladica nell’evidenza della compattezza del corpo e della stilizzazione dei tratti anatomici, per delineare un’idea, tra le più ambite e ricercate dagli uomini, la sicurezza. Il desiderio inespresso ma insito, è quello di assicurarsi la vita al riparo dalla morte, dalla sua fine ineludibile, e proteggerla dalla fugacità, dalla inevitabile brevità, e così si afferra ciò che è sicuro, ma amara scoperta, tale sicurezza risiede nel nulla e dunque nel tutto, ovvero, nel paradosso del non attaccamento, per godere, sino all’ultimo, l’unica cosa certa, cioè il precario e inarrestabile presente. Il materiale usato da Muss, rispecchia questo concetto: è il gesso, in apparenza forte e duraturo, ma facile allo sgretolamento e a divenire in un attimo, polvere che non si può stringere, né trattenere.
(Danila Serafini, in: Guido Anton Muss, L’autra mesa pert, Die andere Hälfte, l’altra metà, Catalogo per la mostra temporanea, settembre-ottobre 2002, Museum Ladin – Ćiastel de Tor, San Martino in Val Badia, p. 14)

 

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