Stufe
Fin dal Medioevo le stufe di maiolica non sono servite unicamente per riscaldare gli ambienti, ma anche per decorarli in modo artistico. La conservazione delle testimonianze di quest’arte riveste un particolare interesse per la tutela dei monumenti. Oltre al ripristino della loro funzionalità, che comporta in genere anche la sostituzione della camera di combustione, si tratta di numerare le piastrelle di maiolica, smontare la stufa, ripararne i danni sia alla superficie che in profondità e garantire infine il rimontaggio a regola d’arte della stufa. Questi interventi vanno eseguiti solo da fumisti qualificati.
Le stufe contadine possono rimanere interamente conservate solo in rari casi. Quando i mattoni della camera di combustione sono completamente bruciati è possibile ricostruire la stufa nelle sue forme.
I forni per il pane sono testimonianze dell’economia di autoconsumo dei masi sudtirolesi ed erano in uso in molte zone fino agli anni ’70 del XX secolo. I forni per il pane ci raccontano delle tradizioni della nostra terra. La loro conservazione documenta la varietà del patrimonio contadino dell’Alto Adige. Il restauro conservativo di un forno per il pane è da trattare in analogia a quello di una stufa contadina. Una volta esaminato lo stato dell’oggetto lo scopo sarà la conservazione e sono in casi eccezionali la sua sostituzione.
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