BUNKER - Il libro
Autori: Josef Urthaler, Christina Niederkofler, Andrea Pozza
244 pagine, formato 22,5 x 30,0 cm, custodia rigida in plexiglas
ISBN 88-8266-392-2 - ESAURITO
Fino al passaggio all'amministrazione provinciale insieme a circa 2.500 immobili, sui 350 bunker presenti in Alto Adige vigeva grande segreto. Ora che questi manufatti non sono più necessari a titolo di difesa e sbarramento, è possibile farli conoscere al pubblico. A questo scopo, la Ripartizione Patrimonio ha promosso la pubblicazione di un libro a loro dedicati, intitolato “Bunker”. Dopo il passaggio dei bunker alla Provincia, la Ripartizione Patrimonio ha svolto una minuziosa opera di catalogazione e inserimento al catasto di queste strutture, tra le quali ci sono numerose opere di valore architettonico e storico. Questa catalogazione rappresenta la base di partenza del libro, elaborato, insieme al direttore di Ripartizione Urthaler, da Christina Niederkofler ed Andrea Pozza, con la consulenza dell'esperto di tecniche militari Licio Mauro.
Il libro "Bunker", 244 pagine di dettagli ed immagini disponibili in libreria, illustra, oltre alle singole opere, i sistemi di fortificazione permanente del vallo alpino, il sistema di battaglioni d'arresto e del presidio delle fortificazioni, gli sbarramenti difensivi presenti in Alto Adige. Offre inoltre un glossario di termini relativi alle fortificazioni militari ed una bibliografia sul tema.
Prefazione del Presidente della Provincia, Dr. Luis Durnwalder
"Piani di spiegamento, piani di armamento, per la posa di mine, per far saltare importanti vie di comunicazione – basta dare un'occhiata negli archivi militari per intuire che cosa sarebbe potuto accadere in Alto Adige - terra di confine - se negli anni ’60, ’70 e ’80 fosse divampata la guerra fredda. Mentre è facile far sparire i piani in cassetti, cartoni o archivi, le testimonianze tangibili di quest'epoca si possono incontrare ovunque in Alto Adige. Lungo tutti i confini – al Brennero come a passo Resia o a Prato alla Drava – ad arrestare l'avanzata del “nemico” ci sarebbe stata una prima cortina di impianti difensivi e di sbarramento, mentre una seconda lo avrebbe atteso più giù a valle.
Circa 350 di queste opere sono state trasferite dallo Stato al patrimonio della Provincia nel corso della cessione di una serie di immobili. Ad un primo sguardo si potrebbe pensare che esse non sono altro che tonnellate di cemento armato senza valore e pressoché indistruttibile. Tuttavia, ritengo che valga la pena di gettare una seconda occhiata più attenta ad alcuni di questi manufatti. In primo luogo, perché sono sicuramente interessanti dal punto di vista tecnico ed architettonico, sono scrupolosamente mimetizzati ed accuratamente inseriti nel paesaggio circostante. In secondo luogo, anche e soprattutto perché ci consentono di farci un'idea di un'epoca in cui la paura costante che scoppiasse una guerra tra mondi e ideologie contrapposte, tra le superpotenze, attanagliava l'intera Europa.
Ed è proprio per dare alla popolazione dell'Alto Adige la possibilità di farsi un'idea di questo periodo, che la Giunta provinciale ha deciso di conservare le opere più importanti e, in un secondo momento, di renderle anche accessibili. Nel presente studio esse sono illustrate in modo semplice, riprodotte nei dettagli e corredate da una suggestiva documentazione fotografica. Testimonianze di ciò che sarebbe potuto accadere, ma che - grazie a Dio - non è mai accaduto."
Premi e riconoscimenti
Il libro „Bunker“ si è aggiudicato un premio internazionale di grafica a New York.
Al successo di pubblico si è unito anche quello sotto il profilo grafico, infatti al libro è stato assegnato il premio internazionale “Type Directors Club”. Grazie a questo riconoscimento assegnato da una giuria di New York il libro inizierà ora una tournee con una esposizione itinerante che sarà ammirata a New York, in Canada, in Giappone ed in alcuni Paesi Europei.