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Montagna, centro abitato a prova di smottamenti
Nuovi bacino di contenimento, tre briglie e un ponte sul rio di Montagna per un investimento di 1,4 milioni di euro.
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Diventerà più sicuro il centro abitato di Montagna. Tutto ciò grazie ad una serie di lavori attualmente in corso e coordinati dall'Agenzia provinciale per la protezione civile. “Il nucleo abitato di Montagna – spiega il direttore dell’ufficio Bacini montani sud Peter Egger – nel piano sicurezza della zona è posizionato in aree ad alto rischio smottamenti in caso di eventi meteo importanti”. Nei pressi di Castel d’Enna, a circa 200 metri sopra la vecchia ferrovia della val di Fiemme, è in fase di realizzazione un nuovo bacino di contenimento materiali detritici con una capacità di 30mila metri cubi. Dietro il bacino si provvederà a sgombrare il letto del rio.
Altra misura è il posizionamento di tre nuove briglie, di nuovi muri d’argine, un nuovo allestimento dell’area, un nuovo tracciato per la strada forestale e un nuovo ponte sul rio di Montagna. A conclusione dei lavori, trattandosi di zone del parco naturale Monte Corno e Natura 2000, è previsto il ripristino del verde. I primi interventi di messa in sicurezza della zona risalgono al periodo dopo la prima guerra mondiale sopra la ferrovia della val di Fiemme.
SA
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da sx: il comandante dei vigili del fuoco di Montagna Karlheinz Malojer, l'operaio Kerschbaumer, la sindaca Monika Delvai Hilber, il direttore lavori Prugg, il direttore della stazionee forestale di Egna Robert Franzelin