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Legge sui musei, base per politica innovativa nel settore

Approvata la legge sui musei, soddisfatto Mussner: "Musei provinciali come luoghi di cultura, formazione e ricerca con standard internazionali".

La Provincia di Bolzano da oggi (9 giugno 2017) ha una nuova legge sui musei: il Consiglio provinciale ha approvato, infatti, la normativa presentata dalla Giunta su proposta dell’assessore Florian Mussner. La legge è snella e si basa su quattordici obiettivi precisi, i cui dettagli saranno definiti con il relativo regolamento d’esecuzione, al fine di garantire maggiore flessibilità di fronte alle varie necessità. Oltre a regolare compiti, funzionamento e finanziamento dei Musei provinciali e dell’Azienda provinciale (della quale viene precisata la cornice giuridica), la normativa fissa chiaramente le finalità della Provincia per promuovere musei e collezioni, considerando anche il contributo sociale che essi forniscono nell’ambito dell’autonomia altoatesina. L’accento è posto sul loro carattere di istituzioni culturali ed educative, che acquisiscono e conservano beni culturali di rilievo per l’Alto Adige per trasmetterle in primo luogo alla popolazione e farne oggetto di ricerca. Per quanto attiene coloro che lavorano nei musei, l’assessore Mussner ha precisato che "continuerà ad essere garantita l’autonomia dei dirigenti, e si è provveduto a migliorare la posizone dei collaboratori stagionali”.

Adeguamento a standard internazionali

Per Florian Mussner, inoltre “l’aggiornamento legislativo punta a indirizzare i musei provinciali verso standard internazionali e a creare i presupposti per una politica museale e di incentivazione innovativa”.  Negli ultimi 30 anni infatti la museologia è profondamente cambiata. Il Consiglio internazionale dei musei (ICOM), massimo organismo associativo mondiale del settore, ha sviluppato una definizione di “museo” e della sua attività riconosciuta in tutto il mondo che ora la nuova legge provinciale recepisce.

Introdotti standard di qualità

Secondo l’ottica degli standard qualitativi, previsti con la nuova legge, è rilevante la reintroduzione della Consulta museale, con esperti in rappresentanza dei diversi soggetti operanti in Alto Adige. L'organo sarà chiamato ad offrire consulenza e pareri su temi tecnici e di politica museale.

In Alto Adige circa 140 fra musei e collezioni

L'offerta museale altoatesina è apprezzata da 1,5 milioni di visitatori complessivi. Accanto ai 10 musei gestiti dall’Azienda provinciale, che hanno fatto registrare nel 2016 836mila visitatori, altri 130 tra musei, collezioni e luoghi espositivi, di cui circa 80 vere e proprie istituzioni museali a tutto tondo, caratterizzano il ricco panorama museale dell’Alto Adige, distribuito capillarmente sul territorio. Un capitolo a se è il Museion di Bolzano, che per la particolare storia della sua istituzione è gestito da una fondazione dove la Provincia è rappresentata.

Rinnovo dopo 20 anni

Alla Ripartizione provinciale Musei vanno gli apprezzamenti dell’assessore Mussner. "Il gruppo di lavoro guidato dalla direttrice Karin Dalla Torre - ha concluso Musner - ha elaborato il disegno di legge in sinergia con i rappresentanti di musei privati, comunali, ecclesiastici e dei Musei provinciali. L'obiettivo era quello di rivisitare e innovare la legge provinciale del 1988 e le successive modifiche, e ritengo che sia stato raggiunto".

SA